Negli ultimi giorni ho osservato come hanno risposto il Dollar Index ed i listini azionari negli States, ciò che è si è verificato è un notevole apprezzamento della moneta mentre sui listini non si è verificato nessun movimento eclatante come quasi tutti pensavano, chi pensava avessero rialzato e chi pensava avessero ribassato, ma tutti sappiamo che l'unico ad avere indiscutibilmente ragione è sempre e solo il mercato, noi possiamo solo ed esclusivamente cercare di capire cosa potrebbe succedere.
Detto questo, analizzando i grafici su time frame mensile notiamo come la moneta si sia rafforzata negli ultimi tre mesi andando a violare i massimi di aprile 2003, i quali sul quadro tecnico corrispondono esattamente ai 61.8 dei ritracciamenti di Fibonacci.
Per quanto riguarda invece i listini azionari il NASDAQ viola questo mese i massimi del 2000, nonché i massimi assoluti prima del crollo, mentre S&P 500, Dow Jones 30, Russell 2000 NR stanno continuando il loro rialzo record stabilendo massimi assoluti di mese in mese, NYSE Composite invece dopo aver tesato i massimi assoluti risalenti al 2015 ritraccia dopo l'aumento dei tassi di interesse stabiliti dalla FED.
Pertanto tenendo in considerazione le analisi fatte nei giorni precedenti e in considerazione di ciò che è apparso nelle dichiarazioni della FED subito dopo l'annuncio dei tassi di interesse, credo che la moneta statunitense nel corso del 2017, almeno nel pirmo semestre, continuerà ad apprezzarsi almeno a 112.384 punti del Dollar Index, mentre i listini azionari continueranno a rialzare generando nuovi massimi assoluti.
Certamente un dollaro troppo forte non è il massimo per i listini azionari, ma dobbiamo tenere in considerazione che i tre rialzi dei tassi di interesse decisi dalla FED per il 2017, non possono che andare a favorire gli investimenti finanziari.
A mio avviso il grande crollo che tanti hanno e stanno attendendo da oltre un anno è ancora lontano e finché c'è spazio per la crescita economica questo non potrà accadere.