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Powell e Yellen non cambiano il mood dei mercati

Pubblicato 24.03.2021, 11:08
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Il doppio intervento al Congresso USA Janet Yellen/Jerome Powell non ha sorpreso i mercati. Il Presidente Powell ha mantenuto la linea “dell'inflazione temporanea”, Yellen ha parlato del prossimo stimolo e della possibilità di tasse più alte per aziende e lavoratori. Un discorso che mal si adatta alla propensione al rischio, il Russell 2000 a bassa capitalizzazione è l'indice americano che ha reagito peggio al discorso.

Anche i rendimenti statunitensi sono scesi nuovamente durante la notte, qui le aste di titoli a breve termine hanno ottenuto un buon rapporto offerta/copertura e non dimentichiamoci che questa settimana sono in calendario anche le aste di obbligazioni a 5 e 7 anni. Il rapporto bid to cover sarà attentamente monitorato dagli investitori, nonostante si tratti di titoli facente parte della parte alta della curva dei rendimenti.

E' interessante evidenziare come il dollaro abbia registrato un bel guadagno durante la notte e ciò a dispetto della discesa dei rendimenti. Probabilmente il peggioramento della situazione del Covid-19 in Europa e la risalita vertiginosa del numero di positivi nel Michigan, così come in India, sembra aver suscitato una certa avversione al rischio e conseguentemente un ritorno di fiamma del biglietto verde quale valuta rifugio.

I mercati petroliferi stanno risentendo ugualmente del Covid-19 in Europa e in India, tant'è che durante la sessione asiatica è proseguito il calo dei prezzi. Osservando il COT report va detto che c'erano ancora molte posizioni lunghe speculative in attesa di essere chiuse, in particolare nei futures M1-M7 e a questo punto la debolezza del petrolio potrebbe persistere fino alla decisione di aprile dell'OPEC +.

Per quanto riguarda il calendario economico odierno, nel pomeriggio verranno pubblicati i PMI manifatturieri e dei servizi dell'area europea, tedesca e francese, insieme ai dati sull'inflazione nel Regno Unito. Numeri che potrebbero risultare inferiori alle attese e che potrebbero far pressione su un euro in fase di indebolimento.

Per quanto riguarda gli USA, il dato sui beni durevoli statunitensi potrebbe subire un contraccolpo dalle condizioni climatiche di febbraio. I PMI di Markit hanno potrebbero sovraperformare e potrebbero dare nuova linfa a Wall Street. Infine attenzione alle scorte ufficiali di petrolio che dovrebbero diminuire leggermente e visto l'andamento del prezzo del greggio verranno monitorate con attenzione.

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