Tra gli indici sul vino da investimento monitorati da Liv-Ex, solo il Liv-Ex 1000, ovvero quello a più ampia composizione geografica, è salito nel mese di ottobre dello 0,2%, mentre sono scesi tutti gli altri, con il Liv-Ex 100, principale riferimento del mercato, che lascia sul terreno lo 0,5%. Il confronto con gli indici finanziari è ampiamente a vantaggio del vino da investimento YTD, ma possiamo notare che anche allungando l'orizzonte di osservazione a 5 anni, il Liv-Ex 1000 abbia addirittura sovraperformato l'S&P500.
Il Liv-Ex 1000 è stato trascinato come spesso accaduto nel corso di quest’anno dallo Champagne 50, cresciuto del 2,1% ad ottobre e miglior indice regionale nel mese, per il quinto mese consecutivo. Oltre alla ripresa della sterlina nei confronti di euro e dollaro, che ha quindi leggermente penalizzato gli acquisti da quelle regioni rispetto al mese di settembre, ha influito sul prezzo anche l’assenza di acquisti da Hong Kong e dalla Cina continentale.
Scendono leggermente le quote di mercato di Bordeaux e Borgogna, mentre chi registra un forte calo nei volumi è il mercato dei vini californiani, dal 5,5% al 3,7%. Basti pensare che il volume degli scambi nel mese di ottobre è stato circa un quarto rispetto a quello di gennaio. Questo è ovviamente dovuto alla forza del dollaro, che ha reso estremamente costosi i prodotti delle cantine californiane per gli acquirenti in sterline o euro. Anche sul tema volumi, in controtendenza lo champagne, che registra il più grande incremento di valore dal 15,4% al 18,1% guidato ancora una volta dal Cristal di Louis Roederer, che nella sua versione 2014 è stato il vino più venduto del mese, mentre figurano nella top five anche Dom Perignon 2012 e Cristal 2008.
Entrando nel dettaglio delle performance del miglior indice del mese, emerge come la maggior crescita sia imputabile al Sir Winston Churchill 2012 di Pol Roger, salito del 14,2% mentre altre performance di rilievo sono attribuibili a Philipponnat Clos des Goisses 2010 e sempre Cristal 2007. Le maggiori performance non sempre corrispondono ai vini maggiormente scambiati. Se guardiamo ad esempio a Dom Perignon la maggior richiesta si è avuta per le annate 2008 e 2012 mentre la miglior performance è relativa all’annata 2009.
Il focus di oggi non può che essere su uno dei vini che per tutto il 2022 è stato tra migliori, sia per performance che per volume di scambi. Parliamo ovviamente di Cristal di Louis Roederer che al momento è addirittura il secondo vino più scambiato per valore (dietro Chateau Lafite Rothschild) e il primo per volume. Le due annate più scambiate sono state rispettivamente la 2008 e la 2014. Come dimostra il grafico sottostante, nonostante Champagne 50 sia stato il secondo miglior indice regionale nel corso del 2022 con una performance del 24,8%, Cristal lo ha nettamente sovraperformato, con il +37,5%. Dall’annata 2008, questo si è verificato per tutti i successivi rilasci, ovvero 2009, 2012 e 2013 (la 2014 è stata rilasciata solamente a febbraio 2022 è manca ancora la storicità necessaria al confronto).
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