La riserva valutaria della Svizzera ha raggiunto un nuovo massimo storico, salendo a 615,4 mld di CHF a luglio, un aumento di 6,4 mld rispetto a giugno.
Dopo il voto del Regno Unito per lasciare l’Unione Europea, la BNS è intervenuta pesantemente sul mercato Forex per limitare l’apprezzamento del Franco.
La banca centrale non ha fatto mistero su questi interventi, ma non si conosceva l’entità degli acquisti sul Forex.
Purtroppo l’aumento delle riserve in valuta straniera non rispecchia del tutto l’entità degli acquisti, visto che, a luglio, il Franco svizzero si è rafforzato considerevolmente contro gran parte delle altre divise. Tuttavia, osservando i depositi a vista è possibile compiere una valutazione più accurata dell’entità degli interventi.
Dal 23 giugno, i depositi a vista interni sono aumentati di 18 mld di CHF – l’incremento maggiore dal febbraio di quest’anno; ciò dimostra che il voto sulla Brexit ha costretto la BNS ad agire in modo aggressivo.
Ciò nonostante, la BNS è riuscita a resistere bene alle turbolenze post-Brexit, riducendo rapidamente gli acquisti (da metà luglio i depositi a vista sono relativamente stabili).
L’EUR/CHF ha continuato a scambiare all’interno della fascia post-Brexit, compresa fra 1,08 e 1,0950; la BNS, infatti, monitora scrupolosamente la situazione. Dopo essere lievitata dell’1,20% mercoledì, la coppia USD/CHF ha consolidato i guadagni, rimanendo sopra la soglia a 0,97.