Ieri i principali indici statunitensi hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,75%, l'S&P500 lo 0,47% e il Nasdaq Composite lo 0,28%. Dow Jones e S&P500 hanno registrato il nuovo record storico.
I listini Usa hanno beneficiato del buon dato sul mercato del lavoro. Nella scorsa settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate di 42 mila unità a 338 mila. Gli analisti avevano previsto 345 mila unità.
L'S&P 500 al termine della seduta di ieri si e' attestato a quota 1842 nuovo record assoluto. L'indice statunitense ha dunque quasi raggiunto il target ipotizzato nelle ultime settimane in area 1840, dove transita la parte superiore del canale che sale dai bottom del 2011, riferimento che almeno in prima battuta potrebbe rallentarne l'ascesa. Ed anche l'ipercomprato ormai visibile sugli oscillatori più veloci sembrerebbe favorevole alla tesi del consolidamento, almeno nell'immediato, con conseguente "return move" in area 1810 a testare dall'alto i massimi di novembre prima che si possa assistere ad un nuovo allungo in direzione dei 1900 punti, limite superiore del canale che sale dai minimi di novembre 2012, interno a quello prima citato e con una inclinazione positiva maggiore. Il superamento diretto di quota 1840/50 renderebbe invece improbabile la pausa correttiva, spostando l'ago della bilancia sul proseguimento della corsa verso il suddetto target a 1900 circa. Il quadro grafico rialzista verrebbe indebolito solo dal cedimento di quota 1810 cui facesse seguito quello a 1780, media mobile a 50 giorni, preludio ad un ripiegamento più marcato nel medio termine, diretto verso la base del canale di piu' recente origine, passante a 1725 circa, coincidente con la media mobile a 100 giorni.