Segnale nettamente positivo ieri per l’indice Reuters/Jefferies CRB che si lascia alle spalle a 285 la trend line che scende dai top del settembre 2012 dopo aver superato nelle sedute immediatamente precedenti la media mobile a 200 giorni, ora supporto a 283,65 circa. Ma gli indizi positivi non si esauriscono qui: in corrispondenza di area 284 si colloca anche il 50% di ritracciamento del ribasso dal massimo di agosto, un valore che spesso si rivela critico nel dare seguito a rimbalzi, gia' testato senza successo dal picco del 27 dicembre. Grazie alla vittoria su questo riferimento le prospettive possono sensibilmente migliorare dal momento che ha trovato conferma il doppio minimo disegnato a partire dai minimi di novembre di area 272, supporto poi rivisto a gennaio, figura che potrebbe fornire la base per un tentativo di rimbalzo ben più deciso di quello visto fino ad ora e introduttiva di un allungo in direzione di area 298/300 circa. Solo il ritorno al di sotto di area 283 si manifesterebbe un elevato rischio di assistere ad ulteriori approfondimenti in direzione di 272 punti, con supporto intermedio a 279.
Di norma, anche se ovviamente non si tratta di una regola ferrea, fasi rilevanti di apprezzamento dell'indice Crb si realizzano in concomitanza con fasi di debolezza del dollaro Usa. Il grafico del Dollar Index evidenzia una costruzione sostanzialmente laterale dal picco dello scorso novembre, compresa tra gli 81,50 ed i 79,50 punti circa. Se l'interpretazione data alle oscillazioni recenti del Crb, con l'ipotesi di costruzione di una figura a doppio minimo, e' corretta, allora con buona probabilita' nel caso del Dollar Index la fase laterale disegnata da novembre dovrebbe dimostrarsi un doppio massimo. Condizioni perche' questo avvenga sono la tenuta di 81,50 e la violazione di 79,50. Al contrario la rottura al rialzo di 81,50, segnale che potrebbe anticipare movimenti verso 83,50 almeno, sarebbe dissonante con il quadro rialzista presentato per il Crb.