Anche questa nuova settimana di luglio, così come la scorsa, ha aperto battenti all'insegna dell'ottimismo. Nonostante nuovi record di infezioni quotidiane da COVID-19 negli Stati Uniti e nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, alcune buone notizie sul vaccino contro il coronavirus (diffuse dalla società Gilead) hanno fatto sì che gli operatori considerassero il bicchiere mezzo pieno.
Volendo sintetizzare quanto accaduto nelle ultime settimane si potrebbe affermare che la liquidità immessa dalle Banche Centrali sta sostenendo l'appetito al rischio, altrimenti probabilmente saremmo qui a parlare di ben altri scenari. Perché quando graficamente la situazione, focalizzandosi ad esempio sull'azionario, si continua sì a salire ma con strappi di volatilità che lasciano intendere molta incertezza.
Ricordiamoci che sta iniziando la stagione degli utili degli Stati Uniti questa settimana e l'attenzione sarà focalizzata sull'orientamento futuro delle società a stelle e strisce. Vista la recente ripresa dei tassi di infezione in diversi importanti stati americani, potrebbero esserci brutte sorprese. Nel mentre i rendimenti obbligazionari hanno registrato un rialzo nella giornata di venerdì e sembrano voler proseguire anche oggi su quella strada. A tal proposito è interessante notare che, anche se recentemente i rendimenti sono stati spesso sui minimi pluriennali, il dollaro è nuovamente sotto pressione. Dollaro che evidentemente sta soffrendo a causa di una maggiore propensione al rischio, considerato ormai bene rifugio per eccellenza.
A proposito di forex, il tasso di cambio contro lo yuan cinese inferiore a 7,00 è un termometro essenziale del rischio.
Andando al calendario economico odierno, non sono attesi dati importanti ma parleranno alcuni esponenti delle banche centrali come ad esempio il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey alle 17:30 e John Williams del FOMC sempre alle ore 17:30.