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Si calmano le acque: i mercati finanziari si riprendono

Pubblicato 29.06.2016, 10:00
Aggiornato 31.08.2022, 18:00

In tutto il mondo, i mercati finanziari hanno continuato a riprendersi mentre i funzionari dell’UE sollecitavano il Regno Unito ad attivare il prima possibile il meccanismo di uscita per avviare i negoziati sulle relazioni future. Nella notte c’è stato un ulteriore miglioramento della propensione al rischio, le borse regionali asiatiche hanno continuato a muoversi in territorio positivo. Il Nikkei giapponese è salito dell’1,59%, il più ampio indice Topix dell’1,88%. I titoli della Cina continentale hanno guadagnato lo 0,17%, sulle piazze offshore l’Hang Seng è salito dello 0,77%.

Sul mercato valutario, il Cable si è consolidato fra 1,3288 e 1,3371 man mano che le cose tornavano alla calma.

Tuttavia, anche se il panico è passato, l’assenza di un rally dell’USD/JPY e la forza sostenuta dell’oro suggeriscono che gli operatori sono ancora sulla difensiva, in attesa di chiarezza sulla questione Brexit.

Lo yen giapponese si è rafforzato ulteriormente durante la seduta asiatica, l’USD/JPY ha stornato i guadagni di ieri. La coppia è tornata a 102,18 a Tokyo dopo aver testato ieri, a Londra, il livello a 108,84.

Il metallo giallo ha guadagnato lo 0,58% a Tokyo, salendo a 1.321,55 USD in Asia. Il bene rifugio sta confermando la violazione di una forte resistenza pari a 1.307,62 USD, costituita dal massimo del 22 gennaio. La resistenza è diventata supporto. L’Argento ha compiuto un forte rally, apprezzandosi di più del 2% raggiungendo quota 18,17 USD.

Nel comparto delle materie prime, il Petrolio Greggio ha aperto la settimana su basi solide, recuperando parzialmente le perdite della scorsa settimana. Stamattina il greggio West Texas Intermediate passava di mano intorno ai 48 USD al barile, leggermente sotto la resistenza di breve termine costituita dal massimo del 26 giugno a 48,45 USD. Il suo omologo del Mar del Nord, il greggio Brent, ha mostrato un andamento analogo, bloccandosi sotto l’area di resistenza a 49 USD. Crediamo che i prezzi del greggio rimarranno intorno ai 50 dollari perché permane lo squilibrio fra domanda e offerta. Inoltre, il rallentamento dell’economia globale consentirà il mantenimento di una domanda stabile per questa materia prima.

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In Europa, mercoledì le borse dovrebbero continuare il loro rally sulla scia dell’Asia. I future sull’Euro Stoxx 600 segnavano un rialzo dell’1,27%, come pure quelli sul DAX tedesco. In Svizzera l’SMI guadagna lo 0,93% e il CAC francese l’1,08%. Ieri, dopo un’apertura in rialzo, i titoli finanziari hanno fatto fatica a decollare perché, per effetto della Brexit, le loro prospettive rimangono molto incerte.

Oggi gli operatori monitoreranno l’IPC in Spagna; le approvazioni di mutui nel Regno Unito; la fiducia dei consumatori nell’Eurozona; l’intervento di Draghi a una conferenza della BCE; il saldo primario in Brasile; le scorte di greggio e le vendite di case in corso negli USA.

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