Da qui in poi la strada è tutta in discesa per il primo ministro Theresa May. Domani inizia il dibattito in parlamento e per l’11 dicembre è in programma il voto sulla Brexit. Rimaniamo negativi sulla coppia EUR/GBP, ci aspettiamo un ulteriore calo a 0,8810 quando l’accordo sarà bocciato.
Altrove, i mercati sono positivi. Il rinvio di dazi aggiuntivi sulla Cina annunciato dal presidente USA Trump ha innescato un rally generalizzato. L’Hang Seng e l’indice composito di Shanghai hanno guadagnato rispettivamente il 2,55% e il 2,57%. L’armistizio fra gli USA e la Cina durerà 90 giorni, quindi c’è tempo sufficiente per negoziare un accordo di più lungo termine. In caso di esito positivo, asset cinesi bistrattati e mercati emergenti tornerebbero in auge.
Nel frattempo, le promesse di Russia e Arabia Saudita di prorogare il loro accordo sui tagli alla produzione di petrolio hanno fatto salire i prezzi dell’oro nero. Le valute legate al petrolio, ovvero NOK, CAD e AUD, sono rimbalzate dai minimi recenti. Le notizie secondo cui il prossimo anno il Qatar uscirà dall’OPEC hanno avuto un effetto marginale: la nazione è solo l’11° maggiore produttore nell’OPEC. I sondaggi fra i responsabili acquisti sono promettenti e suggeriscono un potenziale rally di Natale.