Le manifestazioni di piazza a Hong Kong contro il decreto sull’estradizione potrebbero essere offuscate dall’attività sul mercato valutario locale. Nelle contrattazioni odierne il dollaro di Hong Kong è lievitato ai livelli massimi contro l’USD e anche l’HIBOR si è impennato.
L’HKD rimane la valuta regionale più sopravvalutata, nonostante i segnali di vulnerabilità economica. La debolezza dei tassi USA, dovuta al cambiamento delle attese riguardanti la Fed, e il miglioramento a Hong Kong (HIBOR a 1 mese 2,42% dallo 0,92% di febbraio) hanno fatto calare lo spread LIBOR-HIBOR. Ma i timori di uno sganciamento dall’USD sono eccessivi.
L’Autorità Monetaria di Hong Kong (HKMA) ha più di $400 mld di riserve per proteggere la sua valuta. Nonostante gli impulsi negativi dall’economia cinese, incluse le tensioni commerciali, non prevediamo una rottura nell’USD/HKD o modifiche dell’attuale regime valutario. Malgrado i disordini sociali, la stabilità del sistema bancario di Hong Kong, la mancanza di alternative sul forex e la potenza di fuoco della HKMA suggeriscono che i banchieri sono ancora in grado di gestire la pressione al rialzo sui tassi d’interesse.
In un’ottica di medio termine, l’USD/HKD dovrebbe cambiare direzione, per testare di nuovo la convertibilità sul lato debole a 7,850. Nel breve termine, c’è preoccupazione per la contrazione della liquidità in HKD. Le banche hanno concesso molti prestiti a costruttori e banche della terraferma cinese. Se a questo si aggiunge il nuovo interesse degli speculatori (attribuibile al fatto che la PBoC ha emesso titoli in HKD), la disponibilità di HKD potrebbe risentirne.