Il future su S&P500 sfonda i 4.300 punti e torna così a scambiare sui livelli di aprile 2022; la prima seduta della settimana si è chiusa con un rialzo di circa lo 0.8% a 4.345 punti.
In questa mattinata stiamo assistendo ad una continuazione dei rialzi, con il mercato che sta aggiornando i massimi annuali.
L’attenzione degli investitori oggi è tutta rivolta alla riunione del Fomc, il braccio destro della Fed, che si concluderà domani con l’annuncio sui tassi di interesse.
Le probabilità sono tutte a favore di una pausa nei rialzi, ma occhio però poiché oggi arriverà anche il dato sui prezzi al consumo del mese di maggio, il cui esito potrebbe ancora stravolgere i piani del principale istituto di credito americano.
A livello tecnico, con la difesa dei 4.250 punti prima e il successivo breakout al rialzo dei 4.300 punti, la situazione sul future S&P500 è migliorata vistosamente nelle ultime sedute.
L’attuale proiezione di prezzo è indirizzata verso quota 4.385 punti, dove si trova un ex supporto che aveva tenuto a galla il mercato ad aprile 2022 e la cui successiva rottura aveva poi innescato l’importante down trend del primo semestre 2022.
Visti i recenti rialzi e l’avvicinarsi della scadenza tecnica dei futures (già da ieri registriamo buoni volumi sul future settembre 2023), riteniamo possibile che sul retest dei 4.385 punti il mercato possa andare incontro a delle prese di beneficio anche di una certa consistenza.
L’idea è che a meno di stravolgimenti improvvisi il mercato continuerà a scambiare al rialzo fino a domani, per poi stornare tra giovedì sera e venerdì data la concomitanza tra Fed e scadenze tecniche.
Nonostante il quadro tecnico sia positivo saremo comunque cauti in questo momento nel cercare occasioni per riposizionarci long sulle correzioni, perlomeno fino all’inizio della prossima ottava, quando il mercato dovrebbe ornare a stabilizzarsi.
Il primo livello chiamato a contenere le eventuali vendite sarà area 4.300 punti e successivamente quota 4.250 punti; in caso di eventuale breakout al ribasso di quest’ultimo livello, confermato in chiusura di sessione, aspettiamoci un retest dei 4.190 punti.
Al momento non prendiamo in considerazione un’inversione del trend di fondo, poiché l’area tra i 4.190 e i 4.060 è stata piuttosto lavorata tra aprile e maggio scorso e ci aspettiamo che riesca a contenere eventuali tentativo di affondo più profondi, ma in caso di close settimanale sotto i 4.000 punti saremo di fronte nuovamente ad un mercato orso.