Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
sul cambio EUR/USD, proprio quando sembrava che il mercato avesse trovato una direzione, ecco arrivare il ritracciamento.
Vi sono stati degli elementi che hanno contribuito a far sì che il dollaro trovasse spinta propulsiva, abbandonando in tal modo la correzione subentrata ultimamente.
Ma la domanda a questo punto è se questo rimbalzo durerà e se eventualmente andrà a riattivare i tori.
L'incertezza politica tedesca è evidente e dopo l’interruzione dei colloqui orientati alla formazione di un governo di coalizione la probabilità di nuove elezioni cresce (sarebbe anche la soluzione indicata dalla cancelliera Angela Merkel).
Poi, come da previsione, le parole di Mario Draghi di ieri pomeriggio hanno evidenziato come la ripresa dell'Eurozona sia ancora "fortemente dipendente" dal sostegno della politica monetaria della BCE; ovviamente sono ripartite le vendite sull’Euro, che dopo un’apertura al ribasso aveva provato a riguadagnare terreno.
Poi abbiamo avuto dati statunitensi superiori alle attese, con ripresa dei rendimenti obbligazionari USA, apprezzamento del Dollaro e conseguentemente un crollo dell’Oro.
Ma la curva dei rendimenti continua ad appiattirsi, il differenziale tra la scadenze a 2 e 10 anni ha raggiunto 60 punti base e questo potrebbe mettere pressione al biglietto verde.
E’ chiaro che i timori sui ritardi nella riforma fiscale inducono gli investitori a concentrarsi sull’obbligazionario ed è per questo che ci si domanda quanto il rally del Dollaro sia veritiero e convincente.
Nel frattempo Wall Street chiudeva in positivo, ma non al punto tale da indurci a ritenere terminata la correzione.
L'indice SP 500 registrava appena un +0,1%, a 2582 punti.
I mercati asiatici hanno mostrato buona salute, spingendo al rialzo ( Nikkei + 0,7%), mentre gli europei dopo i guadagni di ieri aprono all’insegna della cautela.
Nel Forex, gran balzo in avanti della Sterlina che si avvantaggia delle indiscrezioni che vorrebbero un accordo economico UK-UE più vicino.
Sul fronte materie prime ribadiamo lo scivolone dell’Oro, mentre il Future Petrolio Brent sembra voler ripartire all’assalto della resistenza collocata in area 57 dollari al barile (WTI).
Sul fronte macro economico sarà un’altra giornata relativamente tranquilla, in mattinata segnaliamo il dato sul livello di indebitamento netto del settore pubblico del Regno Unito (del mese di ottobre) che verrà rilasciato alle 10:30 e che dovrebbe attestarsi su un valore di +6,6 miliardi di sterline (leggermente superiore ai + 5,3 miliardi di sterline di settembre).
Ma potrebbero essere i banchieri centrali a condizionare i mercati: Mark Carney parlerà dell’inflazione davanti alla Commissione del Tesoro e dovremo seguire con attenzione come si muoverà il Gilt e conseguentemente il Pound.
Nel pomeriggio attenderemo il dato sulla vendita di case esistenti (ore 16) che dovrebbero crescere del +0,7% a 5,42M (rispetto ai 5,39M del mese scorso).
In tarda serata, infine, parlerà la Yellen.