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Tesla - I dubbi del mercato: dove vanno tutte le auto prodotte?

Pubblicato 03.10.2022, 14:15
TSLA
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Il terzo trimestre ha segnato il record della produzione, ma le vetture consegnate sono 22.000 in meno. Musk dice che sono “in transit”, cioè in attesa di essere spedite a causa di ritardi nella logistica. Gli analisti si dividono: è un allarme o è un dato che si può ignorare?

Balzo del 42% sul trimestre precedente.

I dati sulle consegne di auto di Tesla (NASDAQ:TSLA) nel terzo trimestre hanno riacceso il confronto fra rialzisti e ribassisti sul primo produttore al mondo di veicoli elettrici (EV). Domenica 2 ottobre Tesla ha annunciato di avere consegnato nei tre mesi luglio-settembre 343.830 veicoli, che rappresenta il nuovo record trimestrale, battendo il precedente massimo di 310.000 vetture consegnate nel primo trimestre di quest’anno. Il dato annunciato ieri mostra un balzo del 42% rispetto alle 241.000 auto consegnate nel secondo trimestre, periodo contrassegnato da ricorrenti chiusure della fabbrica di Shanghai a causa del Covid.
Tuttavia, la cifra comunicata è inferiore alle aspettative del mercato, che FactSet aveva riassunto in una previsione di 371.000 veicoli nel terzo trimestre e Bloomberg indicava in 358.000 veicoli. Quando si parla di auto, “consegnata” non è esattamente l’equivalente di “venduta”, ma è il termine che più si avvicina.
TESLA, AUTO CONSEGNATE TRIMESTRE PER TRIMESTRE
tesla
(In verde le auto vendute, in giallo le stime degli analisti)
Bloomberg osserva che in otto degli ultimi 11 trimestri in cui le consegne di Tesla hanno superato le attese degli analisti, le azioni Tesla hanno poi performato meglio del mercato nelle successive tre settimane, fino alla comunicazione dei dati finanziari del trimestre.

Il 19 ottobre saranno diffusi i dati del trimestre.

Sale quindi la preoccupazione che i dati del terzo trimestre (in uscita il 19 ottobre) possano portare qualche delusione, almeno nel breve periodo. Il consensus degli analisti si aspetta una crescita dei ricavi del 64% sullo stesso periodo del 2021 a 22,5 miliardi di dollari, con un utile di 3,3 miliardi (+104%).
In attesa dei dati su fatturato e utile, gli analisti si stanno concentrando sulla differenza fra numero di auto prodotte e numero di auto consegnate. Nella contabilità di Tesla figura un dato di produzione del terzo trimestre superiore di 22.000 auto rispetto a quelle consegnate, una differenza che finora non era mai stata osservata. Si potrebbe pensare a un problema di calo della domanda: le fabbriche hanno prodotto, la rete di vendita non ha raccolto abbastanza ordini. Qualche investitore si chiede se non stia suonando un campanello di allarme sul fatto che la domanda di Tesla possa attenuarsi a causa delle turbolenze economiche e dell'aumento della concorrenza nel mercato dei veicoli elettrici.

Musk: Tesla non ha problemi di rallentamento della domanda.


Elon Musk in persona ha risposto via Twitter a questi dubbi: Tesla – ha scritto domenica – è soggetta a vincoli di produzione, non a limiti della domanda. E per quanto riguarda la differenza fra produzione e consegne, la risposta è nella logistica. Tesla dice di non essere riuscita ad assicurarsi sufficienti contratti di trasporto a prezzi ragionevoli durante la corsa alle consegne di fine trimestre, con conseguente aumento dei veicoli in transito. Il riferimento è alla grande quantità di auto che Tesla esporta dalla Cina verso l’Europa e il resto dell’Asia. “Con la continua crescita dei nostri volumi di produzione, diventa sempre più difficile garantire la capacità di trasporto dei veicoli a costi ragionevoli durante le ultime settimane del trimestre, che sono quelle in cui si verifica un picco logistico”, ha commentato Tesla.

Gli analisti si confrontano.


Parole rassicuranti che non convincono del tutto Pierre Ferragu, analista di New Street, e Alexander Potter, analista di Piper Sandler, i quali sottolineano il problema delle auto “in transito”: prodotte nel terzo trimestre, ma non spedite.
Al contrario, Toni Sacconaghi Jr., analista di Bernstein, non vede il problema: “La quantità di ordini di Tesla resta “inequivocabilmente forte”. Le vetture in transito verranno conteggiate fra le consegne del quarto trimestre, quello in cui Tesla si gioca la capacità di raggiungere gli obiettivi dell’intero 2022.

La scommessa del 2022 si gioca nel quarto trimestre.


Tesla ha l'obiettivo a lungo termine di aumentare la produzione di una media del 50% all'anno e a luglio ha dichiarato che tale obiettivo è ancora raggiungibile nonostante le interruzioni della produzione in Cina. Per raggiungere questo livello, Tesla dovrebbe consegnare nel quarto trimestre la cifra record di 495.000 veicoli. Il consensus degli analisti ritiene che l'azienda faticherà a raggiungere 1,4 milioni di unità vendute nell’intero 2022, che vorrebbe dire consegnare 457.000 veicoli negli ultimi tre mesi dell’anno.
Lo scorso luglio Tesla ha detto che dopo l’avvio delle nuove fabbriche di Austin e Berlino e l’ampliamento di Shanghai ha raggiunto una capacità produttiva nominale di 1,9 milioni di veicoli all’anno, ma al momento questi volumi non sono raggiungibili per la carenza di componenti.

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