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Tesla: in arrivo regole più morbide per i robot-taxi. Azioni in rialzo

Pubblicato 19.11.2024, 09:10
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E’ l’ipotesi riportata da Bloomberg, secondo cui il team di transizione di Trump ha deciso di varare una nuova regolamentazione a livello federale per i veicoli a guida autonoma. ARK Investment parla di un mercato potenziale da 11.000 miliardi di dollari

Azioni Tesla (NASDAQ:TSLA) in rialzo del 7,9% nel pre-market

Tesla apre la settimana di nuovo al galoppo a Wall Street, con le azioni che lunedì 18 novembre sono scambiate in rialzo del 7,9% nel pre-market a 346 dollari. 
A spingere il titolo sono le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg secondo le quali il team di transizione del presidente eletto Donald Trump avrebbe deciso che una delle priorità assolute del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti sarà quella di varare un provvedimento per regolare a livello federale i veicoli a guida autonoma
Letta la notizia, gli investitori hanno immediatamente visto un vantaggio in arrivo per l’azienda di Elon Musk, che da anni annuncia che Tesla sta per varare un sistema di guida completamente autonoma, salvo poi non essere ancora riuscita a realizzarlo secondo gli standard di sicurezza richiesti.  

I vincoli che oggi frenano la diffusione dei veicoli autonomi


Oggi i proprietari di Tesla possono sottoscrivere un abbonamento per installare sulle loro vetture il FSD (Full Self Driving), un sofisticato software  che fornisce un’ampia assistenza ai conducenti, ma non permette una guida autonoma completa, perché il guidatore deve comunque restare vigile e con le mani sul volante. Con il rialzo di oggi gli investitori mostrano di scommettere su un allentamento dei vincoli normativi per i sistemi di guida autonoma.
Oggi l’agenzia americana National Highway Traffic Safety Administration consente alle case automobilistiche di distribuire solo 2.500 veicoli autonomi all’anno, e gli sforzi per aumentare questo numero sono finora falliti.

Musk: “Farò di tutto per spingere i veicoli autonomi”


Due settimane prima della vittoria elettorale di Donald Trump, nella call con analisti e investitori dove ha commentato i risultati del terzo trimestre di Tesla, Musk ha detto che utilizzerà qualsiasi ruolo per spingere il governo a consentire l’utilizzo dei veicoli autonomi a livello nazionale. 
A metà ottobre Musk ha presentato il tanto atteso robotaxi di Tesla e il piano che mira a produrre in serie i “Cybercabs” entro il 2026. Gli investitori e gli analisti considerano il successo del robotaxi come un fattore molto importante per la valutazione di Tesla. Ad esempio, ARK Investment Management ha dichiarato che i piani per creare una flotta di taxi senza conducente di Tesla potrebbero sbloccare un potenziale di 11.000 miliardi di dollari di ricavi, superando il mercato totale indirizzabile a cui mirano le società di ride-hailing Uber (NYSE:UBER) e Lyft (NASDAQ:LYFT).

Il vantaggio dei concorrenti Waymo, Baidu e Mobileye


Va anche detto che, una volta ottenuta l’autorizzazione per i suoi robot-taxi, ben difficilmente Tesla avrà il monopolio dei servizi di taxi autonomi, perché nel frattempo alcuni concorrenti, in particolare Waymo (gruppo Alphabet (NASDAQ:GOOGL)), Baidu e Molbileye, hanno già ricevuto l’approvazione per la distribuzione dei propri veicoli autonomi
La scorsa settimana Trump ha nominato Musk e Vivek Ramaswamy alla guida del nuovo Dipartimento per l'Efficienza Governativa (Department of Government Efficiency), che secondo Trump dovrebbe porre fine alla “burocrazia” governativa, allentare le normative “in eccesso” e tagliare le spese “dispendiose”.
Mentre gli analisti si interrogano su come l’imprenditore cercherà di avvantaggiare le sue aziende agendo in quel ruolo, le indiscrezioni di oggi forniscono una risposta importante: un quadro federale più favorevole per la regolamentazione dei veicoli a guida autonoma sarebbe vera e propria manna per Tesla.

Dal giorno delle elezioni Tesla è salita del 32%


Dall’inizio dell’anno le azioni Tesla sono in rialzo del 29% e solo nell’ultimo mese sono salite del 45%. Più nello specifico, dal 5 novembre (giorno delle elezioni Usa) a oggi, il rialzo è del 32%.
Questo potente movimento del titolo sta travolgendo gli analisti, che si stanno rivelando più prudenti degli investitori. Su 48 esperti che coprono Tesla, solo 18 (il 37%) raccomanda di comprare le azioni del produttore di auto elettriche e la media dei target price è pari a 232 dollari, più bassa del 27% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 15 novembre.
In effetti, le azioni Tesla sono scambiate a multipli spaziali: oggi la società capitalizza esattamente 1.000 miliardi di dollari, che corrispondono a 153 volte gli utili stimati per il 2024 e 108 volte gli utili stimati per il 2025. I multipli di Nvidia, per fare un paragone con un’eccellenza tech, sono rispettivamente 51 volte e 36 volte. 

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