Abbiamo assistito allo scoppio di una bolla della realtà virtuale. La saga di FTX non è che la punta dell’iceberg per il mondo delle valute virtuali. Prima che succedesse, il Bitcoin aveva già perso tre quarti del valore dal novembre 2021. E Meta Platforms (NASDAQ:META) ha perso una percentuale simile nello stesso periodo, mentre si concentra sulla realtà virtuale.
E questo mi spinge a chiedermi: quanto del valore di Tesla (NASDAQ:TSLA) deriva dai bei vecchi fondamentali e quanto invece si basa sul suo carismatico leader? Il 10 dicembre 2020 avevo scritto un articolo dal titolo “È il momento che le sopravvalutate azioni Tesla tornino sulla Terra?”. E spiegavo:
“Jim Cramer, personaggio televisivo e conduttore di Mad Money, afferma che i giovani investitori credono in Elon Musk. Il fondatore ed AD di Tesla è stato designato il nuovo “Steve Jobs” da questi investitori, che sembrano intenzionati a comprare le azioni TSLA a qualsiasi prezzo.
I giovani investitori sono anche uno dei principali motivi dell’enorme rally di Tesla da marzo. Cramer si è spinto a dire che forse dovremmo cominciare a prendere consigli da questi giovani investitori, perlopiù amatoriali, piuttosto che dai professionisti”.
Vediamo la correlazione tra TSLA e BTC.
Un’immagine vale più di mille parole.
Ecco un’altra visuale.
Tesla ha completato un apice testa e spalle di 11 mesi, un classico pattern di inversione. L’obiettivo implicito si ha misurando l’altezza della struttura e prevedendo una mossa ripetuta dal breakout a 21 dollari.
Non sto dicendo che è il livello a cui è diretto il titolo. È così che i tecnici fissano gli obiettivi, in base ad un secolo di trading. Il problema di un titolo come Tesla è che il pattern di inversione è sproporzionatamente grande rispetto al prezzo storico, come il Bitcoin. Quando la criptovaluta era scambiata sotto 43.000 dollari, ero stato preso in giro per aver suggerito che sia diretta a 30.000 e, se rompesse quel livello, continuerà a crollare a minimi pluriennali. Ho sottolineato che l’enorme pattern implicava un obiettivo sotto lo 0. All’epoca, le istituzioni entravano in questo mondo e si parlava di 100.000 e un milione di dollari. Non sapevo che il BTC sarebbe crollato. Sapevo che si trattava dell’obiettivo implicito dei pattern di trading.
Quindi, perché il pattern di prezzo è grande rispetto alla storia di prezzo del titolo? Perché i guadagni sono stati ottenuti ad un ritmo sproporzionato e forse insostenibile.
Il 2 novembre, il prezzo ha completato un pennant, bearish dopo l’iniziale tonfo del 29,1% in due settimane. L’obiettivo implicito è un calo di 84 dollari dal breakout di 229 dollari, che ci porta a 145 dollari.
Ieri, il titolo ha completato una flag ascendente, come il pennant, bearish dopo il precedente selloff di 60 dollari in 7 sedute. L’obiettivo implicito è una ripetizione del calo di 60 dollari dal punto di breakout di 191 dollari a 131 dollari.
Se questi ultimi due pattern proseguiranno, romperanno il canale discendente, il che significa che il prezzo aumenterà il tasso di calo.
Strategie di trading - entrata short
I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo scenda sotto il minimo di 177 dollari del 9 novembre, poi dimostri distribuzione, e attendere almeno tre sedute in modo che non risalga sopra la flag.
I trader moderati andrebbero short con un calo sotto 180 dollaro ed un filtro di almeno due giorni, per assicurarsi che non si tratta di una trappola degli orsi. Poi, potrebbero aspettare una mossa di ritorno per un punto d’entrata migliore, se non per conferma.
I trader aggressivi potrebbero andare short adesso.
Esempio di trade - posizione short aggressiva
- Entrata: 185 dollari
- Stop-Loss: 195 dollari
- Rischio: 10 dollari
- Obiettivo: 135 dollari
- Ricompensa: 50 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5
Nota: Al momento della pubblicazione, l’autore non ha posizioni su nessuno degli asset menzionati.