Il crescente interesse degli investitori per gli ETP ha portato allo sviluppo di vari tipi di ETF.
Il 16 settembre, la U.S. Securities and Exchange Commission ha messo in evidenza l’importanza degli ETP sui mercati del capitale statunitensi, affermando in una dichiarazione:
“Ci sono circa 2.370 ETP USA, che comprendevano complessivamente circa 4,3 mila miliardi di dollari di asset al 30 giugno 2020.Gli ETP rappresentano circa un terzo dei volumi di trading azionario complessivi negli Stati Uniti e questa percentuale è regolarmente aumentata negli ultimi anni”.
Non solo ci sono ETF specializzati in vari settori, regioni e temi ma, nel novembre 2019, la SEC ha approvato i cosiddetti “ETF attivi non trasparenti (ANT)”, che combinano la flessibilità della gestione attiva con i requisiti legali e le caratteristiche degli ETF.
Al contrario degli ETF tradizionali, che pubblicano la loro composizione quotidianamente, consentendo un prezzo in tempo reale, liquidità e facilità di trading, questi ETF di tipo ANT svelano la loro composizione trimestralmente.
La frequenza di questa dichiarazione è stata oggetto di preoccupazione durante i dibattiti e le ricerche che hanno poi portato all’approvazione del nuovo prodotto, un anno fa.
Gli ETF solitamente hanno spread bid e ask ristretti e sono scambiati ad un valore molto vicino a quello reale dei titoli posseduti. Quando la composizione di un fondo è nota, gli operatori dei mercati possono facilmente e con frequenza confrontare il prezzo dell’ETF con i prezzi degli asset del fondo.
La SEC sottolinea che i fornitori degli ETF “garantiscono che il prezzo di mercato delle azioni dell’ETF non si discosti troppo dal valore degli asset sottostanti dell’ETF stesso”. Altrimenti, i grandi operatori dei mercati potrebbero approfittare dell’opportunità di arbitraggio e gli investitori retail ne sarebbero svantaggiati.
Nel frattempo, i gestori di fondi attivi sono preoccupati per la possibilità di una “anticipazione” da parte di trader di terze parti che speculano che un gestore stia per cambiare gli asset di un ETF. Se chi gioca d’anticipo agisce prima del gestore dell’ETF, gli investitori potrebbero non avere i benefici della gestione attiva.
Dopo anni di discussioni tra la SEC ed il settore, nel caso degli ETF ANT, si è arrivati ad un accordo in base al quale gli sponsor del fondo pubblicheranno un portafoglio temporaneo che fornisca “sufficienti informazioni per mantenere il prezzo del fondo in linea con i valori degli asset”. Ma le informazioni non distruggono il valore della strategia di investimento di un gestore.
Sebbene gli ANT siano ora del tutto legali ed operativi, la SEC vorrebbe che gli investitori capissero che, in periodi di liquidità limitata, gli investitori retail potrebbero dover “affrontare spread maggiori e di conseguenza ottenere prezzi che non rispecchiano accuratamente il valore delle loro azioni”.
Negli ultimi 11 mesi, più di una decina di ETF ANT hanno cominciato il trading sulle piazze statunitensi e si prevede che questo numero cresca considerevolmente entro il decennio. Oggi, ci concentreremo su uno di questi fondi.
American Century Focused Dynamic Growth ETF
- Prezzo attuale: 67,25 dollari
- Range su 52 settimane: 37,71 - 70,28 dollari
- Percentuale di spesa: 0,45%
L’American Century Focused Dynamic Growth ETF (NYSE:FDG) offre esposizione a compagnie a crescita ad alta capitalizzazione con un potenziale di apprezzamento del capitale a lungo termine. Il fondo replica l’indice Russell 1000 Growth Index.
Grafico settimanale FDG
Al 30 settembre, il FDX contava 37 proprietà. Un totale del 98% delle compagnie ha sede negli USA, mentre il resto in Belgio. Le prime 10 compagnie rappresentano più del 50% degli asset netti, pari a 207,7 milioni di dollari. Amazon.com (NASDAQ:AMZN), Tesla (NASDAQ:TSLA), Salesforce.com (NYSE:CRM), Square (NYSE:SQ) e Visa (NYSE:V) sono tra le prime compagnie dell’ETF.
In termini di settori, il peso maggiore è rappresentato dall’IT (36,31%), seguito da beni di consumo voluttuari (27,73%) e sanità (11,68%). I rapporti P/E e P/B del fondo si attestano rispettivamente a 56,69 e 9,55.
Il fondo ha cominciato gli scambi il 2 aprile, con un prezzo di apertura di 37,91 dollari. Il giorno dopo, ha registrato il minimo storico di 37,71 dollari. Da allora è schizzato di circa l’80%, segnando un massimo storico il 2 settembre.
In confronto, dai minimi di inizio primavera, l’indice S&P 500 e l’indice NASDAQ Composite hanno registrato rispettivamente +60% e +76%. I potenziali investitori dovrebbero tenere d’occhio questo fondo ed analizzarne i ritorni, per prendere una decisione più consapevole circa un eventuale investimento.
Morale della favola
Gli ETF ANT sono dei nuovi arrivati nel grande mondo degli ETP. Si prevede che numerosi fondi comuni di investimento tradizionali entrino nel mondo degli ANT in quanto potrebbero utilizzare facilmente le infrastrutture esistenti senza incorrere in troppi costi extra.
Gli ANT probabilmente diventeranno delle alternative ai fondi comuni di investimento gestiti attivamente nei prossimi trimestri, in quanto offrono facilità di trading intraday, aspetto che solitamente manca ai fondi comuni attivi. Abbiamo intenzione di tornare sull’argomento nei prossimi mesi.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.