Le azioni statunitensi e i prezzi del petrolio hanno recuperato parte delle perdite dal sell-off di venerdì, con gli investitori che scommettono che l'impatto della variante Omicron Covid-19 sarà meno profondo di quanto inizialmente temuto.
L'S&P 500 ha guadagnato l'1% nelle contrattazioni mattutine di lunedì. L'indice ha subito il peggior calo percentuale di un giorno da febbraio, venerdì. L'indice Nasdaq Composite ha registrato un rally dell'1,6%.
I futures sul greggio Brent, il punto di riferimento nei mercati petroliferi globali, hanno guadagnato il 5,4% a 76,63 dollari al barile. Sono crollati di oltre il 10% venerdì, nel loro più grande calo percentuale di un giorno da aprile 2020.
"Venerdì è stato un selloff di panico", ha affermato Ipek Ozkardeskaya, analista senior presso Swissquote Bank. "Gli operatori hanno avuto il tempo di sedersi e respirare un po'", ha aggiunto, affermando che i volumi degli scambi sono stati inferiori durante la festa del Ringraziamento, probabilmente esacerbando i cali.
Gli investitori sono in attesa di maggiore chiarezza sulla probabile trasmissibilità e gravità della variante Omicron e se peserà sull'efficacia dei vaccini. Alcuni gestori di fondi temono che la nuova tensione possa colpire la mobilità globale e la ripresa economica. Israele ha vietato l'ingresso agli stranieri e il Giappone ha dichiarato che chiuderà i suoi confini ai visitatori stranieri fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni su Omicron.
Altri si aspettano che l'impatto economico della variante sarà limitato poiché i produttori di vaccini aggiorneranno i loro colpi per combatterlo.