Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

Titoli bancari: la debolezza di quest’anno offre un’occasione di acquisto

Pubblicato 01.09.2022, 15:52
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
  • L’indice KBW Bank Index è sceso di circa il 20% quest’anno sull’aumento del rischio di recessione
  • Malgrado le incertezze economiche, è difficile decretare un sell definitivo per le banche stavolta
  • Le banche sono in una forma molto migliore rispetto all’ultima recessione
  • La paura di una brusca recessione sta allontanando gli investitori dal settore bancario, il segmento di mercato con la performance migliore l’anno scorso.

    L’indice KBW Bank Index è sceso di circa il 20% quest’anno, tra il rischio di una prolungata recessione e l’ostinata inflazione che sta costringendo la banca centrale a continuare ad alzare i tassi di interesse.

    KBW Bank Index Weekly Chart

    Fonte: Investing.com

    Le perdite nel gruppo sono state trainate da alcune delle maggiori banche statunitensi, con JPMorgan & Chase (NYSE:JPM) sceso del 27% quest’anno e Citigroup (NYSE:C) del 18%.

    Il selloff dei titoli bancari arriva nonostante queste compagnie abbiano riportato utili migliori delle attese nella stagione appena conclusa. Queste banche hanno registrato un’impennata delle entrate da prestiti e dei margini, che avevano sofferto in anni di costi di prestito storicamente bassi.

    Le entrate nette da interessi hanno spinto la redditività di JPM, Morgan Stanley (NYSE:MS), Citigroup e Wells Fargo & Co. (NYSE:WFC), e qualche banca ha anche alzato le previsioni per il resto dell’anno.

    Ma, malgrado le entrate da interessi, ci sono altri ostacoli economici che stanno aumentando e che potrebbero pesare sugli utili delle banche. Il maggiore è un potenziale rallentamento della domanda di credito in un periodo in cui sui consumatori si fa sentire un’inflazione ai massimi di quattro decenni.

    Sugli utili del gruppo potrebbe pesare una crescita dei prestiti più lenta, lo spread minore tra i bond a 2 anni (NASDAQ:UTWO) e a 10 anni, e l’aumento dei default sui prestiti. Nei prossimi mesi, secondo una nota di Bank of America, le banche potrebbero mostrare l’impatto della “distruzione della domanda dovuta all’inflazione” tra i clienti USA, che precedentemente aveva resistito.

    Sebbene sia possibile che alcuni titoli abbiano segnato un bottom in uno scenario di lieve recessione, il rischio di un maggiore downturn probabilmente continuerà a fare sentire il suo impatto sul gruppo. Secondo la nota di Bank of America: 

    “L’idea di fine ciclo degli investitori sarà difficile da cancellare e probabilmente peserà sui multipli di valutazione. Una maggiore recessione e/o un’inflazione più duratura restano i rischi principali”.

    Atterraggio brusco

    Il rischio di un atterraggio brusco per l’economia statunitense è aumentato dopo che il Presidente della Fed Jerome Powell la scorsa settimana ha dichiarato che il percorso che abbiamo davanti “comporterà dei dolori per famiglie e imprese” negli Stati Uniti, “il costo di far scendere l’inflazione”.

    Un altro ostacolo che rende i titoli bancari meno allettanti in questo contesto è la loro riluttanza a continuare con i piani di riacquisto di azioni quando le cose si fanno difficili.

    Sia Citi che JPMorgan hanno annunciato il mese scorso che sospenderanno i riacquisti di azioni per soddisfare i requisiti di capitale più alti.

    Malgrado le incertezze economiche, i titoli bancari non soffriranno tanto duramente come nella crisi finanziaria del 2008 e la loro debolezza offre un’occasione di acquisto agli investitori a lungo termine.

    Consensus Estimates of Analysts Polled By Investing.com

    Fonte: Investing.com

    Innanzitutto, le banche si trovano in una forma molto migliore rispetto all’ultima recessione, grazie ad un regime normativo meno severo, standard di sottoscrizione migliori e livelli di capitale che sono quasi raddoppiati dalla crisi del 2008.

    Secondariamente, ci sono buone probabilità che, se la recessione dovesse arrivare, possa essere veloce e superficiale, con il mercato che continua a mostrare forza. In questo scenario, le banche eviteranno quel colpo alla crescita dei prestiti che i mercati si aspettano e potrebbero riprendersi rapidamente.

    In una recente nota, l’analista di Oppenheimer Chris Kotowski ha affermato che l’intero settore è troppo economico dopo il selloff del 2022, spiegando:

    “In effetti, i dati delle banche con forte crescita dei prestiti e tassi di interesse in aumento ancora indicano un economia molto robusta. Forse si spende di meno su determinati prodotti, ma le spese per servizi, viaggi e divertimento sembrano robuste”.

    “Ci aspettiamo che, quando arriverà la prossima recessione, la qualità degli asset delle banche resti considerevolmente migliore di quanto si teme e che il gruppo torni ai livelli storici”.

    Morale della favola

    I titoli bancari probabilmente resteranno sottotono nell’attuale contesto economico incerto. Per gli investitori a lungo termine, tuttavia, questa debolezza rappresenta un’opportunità di acquisto, con le banche che probabilmente si riprenderanno in modo forte una volta passata la recessione.

    Nota: L’autore non possiede azioni delle società menzionate nell’articolo.

     

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

che gli intermediati bancari e gli intermediari finanziari in assoluto stiamo meglio che nel 2008 è cosa assolutamente certa. E' cosa certa che il rialzo dei saggi d'interesse porterà benefici ai bilanci bancari, ovviamente da impattare con l'eventuale aumento di posizioni incagliate. Quanto riportato tuttavia non prende in considerazione eventuali posizione bordeline che gli intermediari bancari sopratutto USA hanno preso in questi mesi in istituzioni terze come hedge ed altre. Al netto di questo, se proprio devo star dentro certamente il settore bancario è quello che dovrebbe risentirne meno rispetto ad altri settori, e questo si evince già guardando le performance da inizio anno. Delle banche sul mercato io preferisco le europee, perchè cosi non si corre il rischio cambio, che a questi livelli si è fatto pesante, e sopratutto perche le banche europee hanno ancora in corpo quell'appeal speculativo dovuto a questo benedetto consolidamento del settore che prima o poi dovrà iniziare
hahahaahahahahhahahahha
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.