Torna l’attenzione sui vaccini. Il titolo da comprare è Novavax

Pubblicato 04.05.2022, 12:29
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Dopo sette mesi di pesantissimo ribasso, la società americana del vaccino anti-Covid con tecnologia non mRna ha messo a segno in due giorni un rialzo del 30%. A giugno la FDA potrebbe dare il via libera all’utilizzo negli Usa del siero, oggi utilizzato in Europa, Gran Bretagna, Giappone e in un’altra trentina di Paesi

Il 7 giugno il vaglio dell’Advisory Committee della FDA.

Speriamo che questa volta Bill Gates si sbagli quando dice che “per quanto riguarda il Covid il peggio deve ancora venire”. Comunque, la sua affermazione ha riportato l’attenzione degli investitori sui produttori di vaccini e il titolo finito sotto la lente è Novavax (NASDAQ:NVAX), che in due giorni, fra lunedì 2 maggio e martedì 3 maggio, ha guadagnato poco meno del 30% passando da una quotazione di 45 dollari a 59 dollari.
Il balzo non è certo “merito” di Gates, ma delle attese suscitate dall’annuncio che il 7 giugno il vaccino anti-Covid della Novavax, chiamato NVX-CoV2373, sarà valutato dall’Advisory Committee della Food and Drug Administration (FDA) americana, penultima tappa del percorso verso l’approvazione del farmaco negli Stati Uniti. A differenza dei ritrovati di Pfizer-BioNTech e di Moderna, il siero di Novavax ancora non ha il via libera negli Usa. Non c’è nessuna certezza che il comitato, composto da medici e scienziati, dia il suo parere favorevole, ma è praticamente certo che se il vaccino supererà questo esame sarà poi definitivamente approvato dalla FDA, probabilmente entro l’autunno quando, se le cose dovessero mettersi male, si tornerà a parlare di vaccinazioni.

La media dei target price è 186 dollari, upside del 217%.


L’azione Novavax, quotata al Nasdaq, è reduce da un andamento catastrofico: dal massimo di 277 dollari dello scorso 8 settembre è precipitata al minimo di 42 dollari del 28 aprile scorso, perdendo l’84% in sette mesi e mezzo. Adesso, però, delle tre società che producono vaccini anti-Covid, Novavax è quella che gode dei maggiori favori degli analisti: la media dei target price è 186 dollari, il che vuole dire che gli esperti che coprono il titolo si aspettano un rialzo del 217% nei prossimi 12 mesi. A Moderna e a BioNTech, invece, gli analisti assegnano un upside (potenziale di rialzo) del 58%.
Con sede nel Maryland, Novavax capitalizza attualmente 4,6 miliardi di dollari, contro 59 miliardi di Moderna e i 34 miliardi di euro di BioNTech. Il consensus degli analisti prevede che la società realizzi nel 2022 un fatturato di 4,4 miliardi di dollari e un utile di 1,8 miliardi. Al prezzo attuale, Novavax quota a sconto rispetto alle concorrenti, con un P/E 2022 di 2,6 volte, contro le 5,5 volte di Moderna e le 4 volte di BioNtech.

TRE ANNI DI QUOTAZIONI NOVAVAX

quotazione Novavax
Il vaccino che doveva incoraggiare i più restii, ma per ora non ha convinto.

Chiamato anche Nuvaxovid, il vaccino di Novavax è già stato approvato dalle autorità dell’Unione europea, della Gran Bretagna, del Canada, del Giappone, della Corea e di altri 32 Paesi in giro per il mondo.
In Europa il Nuvaxovid è stato accolto come il siero che avrebbe convinto alla vaccinazione anche le persone più diffidenti, perché basato su una tecnologia diversa dalla tecnologia innovativa mRna di Moderna e di BioNTech. Novavax utilizza una tecnologia proprietaria basata su nanoparticelle ricombinanti. A dire il vero, però, questa capacità di convincimento finora non si è vista.
In Italia, dallo scorso febbraio sono arrivate un milione di dosi di Nuvaxovid, ma ne sono state somministrate appena 36 mila, “pari a una media di 860 dosi al giorno, a fronte di un totale di 1.023 milioni di dosi consegnate alle Regioni”, ha scritto l’Ansa.
Proprio parlando della scarsa adesione al vaccino di Novavax, Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), un mese fa aveva detto: “L’attuale adesione a questo vaccino sembra essere limitata a causa della percezione che la pandemia stia svanendo e invece è della massima importanza che chiunque non abbia ancora fatto alcuna dose colga l’occasione per farsi vaccinare il prima possibile, tenendo conto del più ampio portafoglio di opzioni che ora è disponibile”.

Il 9 maggio Novavax presenta i risultati del trimestre.


Attualmente il vaccino di Novavax è stato autorizzato per le persone dai 18 anni in su e sono previste due dosi a distanza di tre settimane per il ciclo primario, proprio come avviene anche con Moderna e Pfizer/BioNTech. Per evitare che le dosi vadano sprecate, l’Ema sta valutando se estendere il suo uso anche dai 12 ai 17 anni e se può essere una valida opzione in più per la vaccinazione eterologa.
Il 9 maggio Novavax annuncerà i risultati del primo trimestre e farà il punto con gli investitori sulle sperimentazioni in corso di altri vaccini. Una riguarda il ResVax, vaccino per il virus respiratorio sinciziale, attualmente in fase III di studio. E’ in fase III anche il vaccino NanoFlu per l’influenza stagionale per persone di età superiore ai 65 anni. Infine, è in corso di studio (fase I/II) un vaccino combinato in grado di contrastare sia l’influenza normale che il Covid.

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