🍎 🍕 Meno mele, più pizza 🤔 Avete visto il portafoglio di Buffett?Esplora Gratis

Tra la Fed e le tensioni in Ucraina, la corsa dell’oro non si fermerà

Pubblicato 15.02.2022, 12:42
XAU/USD
-
US500
-
GC
-
CL
-
IXIC
-

Ci sono molti modi per descrivere l’attuale rally dell’oro. Entusiasmante, promettente, duraturo: vanno tutti bene.

C’è un aggettivo che però non va bene: parabolico.

Parabolico è il rally del petrolio: +25% in sole sei settimane. Parabolico era stato anche il rally dell’oro dovuto alla pandemia nel 2020, con il prezzo passato dal minimo di 1.485 dollari l’oncia a marzo al massimo storico di oltre 2.121 dollari entro l’agosto di quell’anno, prima che la ripresa dal virus permettesse ai titoli azionari di segnare nuovi picchi che hanno minato l’appeal di asset rifugio dei lingotti.

Ma nel 2022 sono arrivati due nuovi fattori ad influenzare i titoli azionari ed entrambi stanno portando scompiglio a Wall Street, spingendo al contempo l’oro: la potenziale invasione russa dell’Ucraina e l’inflazione fuori controllo negli Stati Uniti.

Tuttavia, il rally dell’oro non tiene il passo con la decimazione dei prezzi dei titoli azionari sull’S&P 500 o sul NASDAQ, che hanno perso 40 e 400 punti, rispettivamente, in molti giorni dall’inizio dell’anno.

Gold Daily Chart

Grafici gentilmente forniti da skcharting.com

I lingotti hanno iniziato gennaio sopra i 1.800 dollari, poi sono scesi a circa 1.781 dollari, prima di prendere sistematicamente forza infrangendo un livello di resistenza dopo l’altro: prima a 1.830, poi 1.850 e ieri 1.870 dollari (che per coincidenza è stato anche un massimo di tre mesi).

È questo rialzo organico, mattone su mattone, che sta dando la fiducia, a chi segue la corsa dell’oro dall’inizio dell’anno, che non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto almeno i 1.900 dollari. E potrebbe anche continuare da lì per arrivare ad un nuovo massimo storico, sopra i 2.000 dollari.

Come spiega l’economista Adam Button, è difficile separare la storia dell’inflazione da quella del conflitto russo-ucraino per quanto riguarda l’azione di prezzo dell’oro.

Ed Moya, analista della piattaforma di trading online OANDA, ha un’opinione ottimista sull’oro.

Dopo mesi di azione di prezzo deprimente, i tori dell’oro hanno cominciato a vedere un sostenuto slancio al rialzo da gennaio, con l’aumento dell’inflazione statunitense.

Il banchiere della Federal Reserve James Bullard ieri ha dichiarato che la credibilità della Fed sarà messa alla prova se non alzerà i tassi di interesse in modo adeguato a combattere l’inflazione fuori controllo. 

Gold Weekly Chart

Goldman Sachs la scorsa settimana ha reso noto che si aspetta che la Fed implementi sette aumenti dei tassi da un quarto di punto quest’anno, rispetto ai cinque che stimava precedentemente. La Federal Reserve ha sette vertici di politica monetaria in agenda tra marzo e dicembre, dunque potrebbe alzare i tassi ad ogni riunione quest’anno, se Goldman dovesse avere ragione.

Bullard ha sconvolto i mercati la scorsa settimana affermando che si augura che la Fed aumenti i tassi di un intero punto percentuale entro il 1° luglio. La banca centrale si vedrà tre volte tra marzo e il 1° luglio, il che significa che dovrà alzare i tassi di oltre un quarto di punto almeno una volta per arrivare all’obiettivo voluto da Bullard.

L’oro ha beneficiato dalle avvisaglie di guerra dello scontro russo-ucraino.

Gold Monthly Chart

Ma nell’eventualità di una mancata invasione non tutti sono tanto rialzisti sull’oro.

“Quando tutto sarà finito per quanto riguarda la situazione di Russia ed Ucraina, all’oro potrebbero restare poche ragioni per essere troppo ottimista, tra l’aumento dei tassi di interesse in tutto il mondo”, scrive l’analista delle valute Justin Low in un post su ForexLive.

“Ci sarà qualcosa da considerare anche se le materie prime in generale stanno affrontando potenzialmente un ciclo rialzista piuttosto forte”.

Tuttavia, i grafici dell’oro non mentono e quelli attuali indicano un breakout, non un fakeout, scrive Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.

“L’oro conferma un forte breakout sopra il precedente apice di 1.877 dollari e il mood rialzista pervade le principali finestre temporali, sia quella giornaliera, che settimanale, che mensile, con forti dati stocastici e RSI”.

“Fino a quando l’oro riuscirà a restare sopra i 1.860 dollari, il livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% misurato da 1.678 a 1.916 dollari, lo slancio rialzista resterà intatto, puntando a 1.898-1.916 dollari”.

“Se il conflitto russo-ucraino dovesse intensificarsi, la corsa alla sicurezza porterà l’oro a 1.975 dollari, cioè altri 100 dollari dal prezzo attuale”.

Nell’evento di una de-escalation russa nei confronti dell’Ucraina, il premio di rischio dell’oro potrebbe diminuire ed innescare una brusca correzione per via di un RSI overbought a 73 sul grafico giornaliero, dice Dixit. “L’oro potrebbe passare da 1860 a 1825 in un attimo. Ma, dal momento che il trend principale è rialzista, i compratori probabilmente arriveranno al test delle aree di valore”.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.