I prodotti sono quotati sul Sedex di Borsa Italiana, dando esposizione su azioni, indici, materie prime ed altro ancora
Speculare al rialzo o al ribasso sull’andamento di un’azione, indice, valuta (ed altro ancora), coprirsi da rischi specifici o di portafoglio utilizzando un capitale sensibilmente inferiore rispetto al controvalore controllato, anche per più di un giorno borsistico, grazie alla leva dinamica. Sono queste le principali e fondamentali funzionalità assolte dai Turbo e dai Minifutures offerti da BNP Paribas, quotati dal lunedì al venerdì dalle 9:05 alle 17:30 sul mercato SeDeX-MTF di Borsa Italiana e facilmente negoziabili grazie alla presenza continuativa in book di uno specialist che supporta la liquidità dello strumento durante tutta la sessione di negoziazione.
I Turbo e Minifutures di BNP Paribas sono scritti su una pluralità di sottostanti unica sul mercato, spaziando dalle singole azioni italiane, la cui varietà è decisamente ampia soprattutto per quanto riguarda le large cap (non possono infatti mancare Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Stellantis (BIT:STLAM), Unicredit (BIT:CRDI), Enel (BIT:ENEI), Eni (BIT:ENI), STMicroelectronics (EPA:STM), Leonardo e tante altre componenti del FTSE Mib) essendo tuttavia disponibili anche alcune mid cap come Brembo (BIT:BRBI), Ferragamo (BIT:SFER), Tod’s, Mediaset (BIT:MFEB) e Juventus (BIT:JUVE).
Sono altresì disponibili sottostanti azionari europei come Deutsche Bank (ETR:DBKGn), Infineon, ASML Holding (AS:ASML), Shell, BP (LON:BP), Ryanair (LON:RYA), Volkswagen (ETR:VOWG), Renault (EPA:RENA), Spotify (NYSE:SPOT), americani come Intel (NASDAQ:INTC), AMD, Walt Disney, Unitedhealth, Netflix (NASDAQ:NFLX), Palantir, JP Morgan (NYSE:JPM) o General Electric (NYSE:GE) e fintanto alcuni sottostanti cinesi come Baidu, Xiaomi (HK:1810), BYD ed Alibaba. Non possono ovviamente mancare indici azionari (citiamo tra i tanti FTSE Mib, Dax ed S&P 500 ma anche MSCI World e TecDax), materie prime (oro, petrolio, argento, rame tra gli altri), cross valutari (EUR/USD, EUR/GBP, EUR/CHF etc.), fino ad arrivare alle new entry sui tassi di interesse, con la gamma di Minifutures che è stata di recente ampliata da Mini Long e Mini Short su T-Note ed Eurobund e dai Mini Long sul BTP Futures, e sugli indici di volatilità, grazie ai Mini Long e Mini Short su Vix e Vstoxx, i cosiddetti indici della paura.
Ce n’è insomma per tutti i gusti e per tutte le necessità di speculazione o copertura, dal rischio di cambio con i certificati leva dinamica su cross valutari, al rischio di tasso con i leva sui tassi, alla copertura da eventuali ribassi su singoli titoli in portafoglio o del portafoglio stesso, grazie alla presenza di certificati su singoli titoli o su indici azionari.
La possibilità di mantenere questi strumenti in portafoglio anche per un periodo superiore al singolo giorno di contrattazione è data dalla presenza del meccanismo della leva dinamica, che incrementa con l’avvicinarsi del prezzo del sottostante al livello knock-out, con il prezzo dei Turbo Unlimited Long e Short che invece decresce: il calo del prezzo porta infatti a un impiego di capitale minore, determinando una leva finanziaria più alta.
Il meccanismo di leva dinamica appena descritto differenzia inoltre i Minifutures ed i Turbo dai certificati a leva fissa, che invece soffrono del cosiddetto “Compounding Effect”: su tali prodotti la leva finanziaria, infatti, è fissa soltanto su base giornaliera, causando un disallineamento sul medio periodo (come descritto nell’immagine proposta di seguito) che tende ad acuirsi in presenza di una leva maggiore e di situazioni di mercato non direzionali, ossia qualora il sottostante si trovi in una fase caratterizzata da un’alternanza di movimenti contenuti rialzisti e ribassisti. I certificati a leva dinamica consentono inoltre all’investitore di beneficiare di livelli di stop loss impliciti, che sono rappresentati dai livelli knock-out, e di non incorrere in perdite superiori al capitale investito, circostanza che invece si è verificata in occasione di alcuni eventi estremi di mercato (uno su tutti il prezzo del petrolio negativo) per altri strumenti finanziari come i CFD.
L’unica differenza tecnica tra Minifutures e Turbo risiede nel fatto che mentre in questi ultimi knock-out e livello strike coincidono, nei Minifutures il knock-out differisce dallo strike, con la conseguenza che il prodotto non diviene necessariamente privo di valore a seguito di un evento knock-out; infine, è possibile differenziare i Turbo Certificates in strumenti con scadenza e Turbo Unlimited, che invece non presentano alcun tipo di limite temporale.
Per ulteriori informazioni su questi prodotti è possibile consultare la specifica sezione sul sito internet di BNP Paribas, dove è possibile anche filtrare l’intera gamma di prodotti per categoria, sottostante, facoltà e livello della leva.