Piazza Affari inizia la settimana all’insegna dei ribassi nonostante la Commissione Europea abbia rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell’Italia per il 2023.
Secondo le stime il Pil italiano crescerà dell’1.2% quest’anno, decisamente superiore alle stime invernali che prevedevano un incremento dello 0.8%.
Nell’Eurozona la crescita sarà invece dell’1,1% nell’anno in corso e dell’1,6% nel 2024.
Il future sul Ftse Mib con scadenza giugno 2023 ha terminato la seduta di ieri a 27.040 punti, mostrando un calo di oltre lo 0.3%.
Rimbalzando sul finire della seduta dai minimi di giornata in area 26.950 punti, il mercato è riuscito a difendere il supporto tecnico e psicologico dei 27.000 punti, segno che i compratori non intendono al momento cedere troppo terreno.
Inoltre da registrare giovedì scorso la tenuta del supporto a 26.850 punti, livello mediano della barra rialzista ad ampio range del 5 maggio scorso, livello la cui tenuta in chiusura è ora da intendere come termometro della forza relativa di questo mercato.
Sui livelli attuali sussistono quindi le condizioni per ingressi long di breve respiro, con primo target a 27.200 punti ed un successivo a 27.500 punti, nel caso dovessimo assistere ad un’espansione di volatilità al rialzo.
Il quadro tecnico di breve comunque resta contrastato e monitoreremo sempre area 26.850 punti, poiché una close giornaliera sotto tale livello potrebbe calamitare nuova debolezza e un retest dei supporti intermedi come area 26.600-26.500 ed in estensione 26.350 punti, dove poi comunque ci attendiamo un rimbalzo.
Nello scenario meno atteso, ovvero in caso di scivoloni sotto i 26.300 punti, la dinamica tecnica cambierebbe ed è probabile che si assista ad un’estensione delle vendite piuttosto significativa con primo test dei 25.800 punti.
In ottica rialzista di medio periodo, il livello il cui breakout alimenterebbe co tutta probabilità una ripresa del rally è a quota 27.500 punti.