Unicredit, Intesa, Eni, Stellantis: le blue chip in un certificato al 19,17% annuo

Pubblicato 05.07.2022, 14:32
STLAM
-
ISP
-
CRDI
-
ENI
-
SPMI
-
CL
-
DE10IT10=RR
-

Reggerà il supporto a 21.000 punti del FTSE MIB? La cavalcata che lo ha visto protagonista, dai minimi in pieno lockdown nel 2020 si è bruscamente interrotta ad inizio 2022. In quest’anno e mezzo, le quotazioni del nostro indice nazionale sono praticamente raddoppiate, passando dai circa 14.000 punti del minimo di metà marzo 2020, agli oltre 28.000 di inizio gennaio.
La concatenazione di fattori che ha spinto al ribasso la totalità degli indici azionari mondiali non ha risparmiato la borsa di Milano. Ribasso acuito a cavallo dei mesi di febbraio e marzo, in seguito allo scoppio del conflitto ucraino con un ribasso di oltre il 20% in poche settimane, e in seguito, nel mese di giugno con una discesa di quasi il 15%.
Tornato a ritestare i 21.000, l’indice sembra aver avuto la forza di rimbalzare, sulla scia anche di quanto accade negli altri mercati, su un supporto che si è dimostrato robusto anche a dicembre 2020 e gennaio 2021, oltre che appunto nello scorso febbraio, salvo ritestarlo nella giornata odierna.

In questo contesto di incertezza, l’acquisto di un certificato, anziché del sottostante permette di ottenere un flusso cedolare predeterminato anche in caso di ribasso dell’indice. Il prodotto analizzato oggi è una nuova emissione di Marex Financial, che ha come sottostanti quattro delle principali blue chip del listino italiano: Unicredit (BIT:CRDI), Intesa (BIT:ISP), Eni (BIT:ENI) e Stellantis (BIT:STLA). Il certificato parte oggi in contrattazione e ha fatto strike alla chiusura della scorsa ottava. I prezzi dei sottostanti sono tutti vicini agli strike. Ciò significa che il margine sulla barriera, che garantisce il flusso cedolare e la garanzia di restituzione del capitale a scadenza, è quello previsto dal prodotto, ovvero il 40% (barriera al 60% dei prezzi di strike).

Acquistabile oggi a 978€, quindi leggermente sotto la pari, offre un rendimento cedolare molto corposo e pari al 1,5975% mensile, per un flusso annuo del 19,17% a condizione che nessuno dei quattro sottostanti scenda sotto barriera.

Per quanto riguarda Unicredit e Intesa, l’analisi è la medesima vista qualche settimana fa in un altro articolo postato qui (https://it.investing.com/analysis/investire-sulle-banche-italiane-con-il-rialzo-dei-tassi-un-certificato-dal-1452-200454914). In sintesi, l’impatto del rialzo dei tassi della BCE dovrebbe impattare in modo positivo e più importante sugli istituti di credito italiano delle sofferenza causate da un eventuale impennata degli spread periferici in quanto l’esposizione delle stesse ai bond nazionali è di molto inferiore a qualche anno fa. Dal punto di vista grafico, le barriere sono in entrambi i casi al di sotto dei minimi di marzo 2020 (posta a 1,0606 per Intesa e 5,448 per Unicredit) mentre gli strike scontano già l’abbondante storno degli ultimi mesi.

Unicredit; fonte: Investing.com

Intesa SanPaolo; fonte: Investing.com

Anche Eni ha subito un’importante correzione negli ultimi mesi sulla scia della vicenda Saipem (BIT:SPMI). Con l’impennata del prezzo del petrolio il titolo era arrivato a sfiorare i 15€ prima di stornare verso gli 11€ attuali. Il prezzo di strike quindi viene preso oltre il 25% sotto ai massimi, mentre la barriera a 6,737 significherebbe un ribasso di oltre il 55% dai massimi, scenario difficile da pronosticare nel breve termine data la forza delle quotazioni del greggio.

Eni; fonte: Investing.com

Infine Stellantis, il cui prezzo soffre in modo importante i costanti dati negativi sulle immatricolazioni per lo shock di offerta su molte delle materie prime necessarie alla produzione, semiconduttori in primis. Da poco sopra i 19€ di inizio gennaio la troviamo ora a 11,7€, mentre la barriera si trova a 7,025€, distante il 40% dai prezzi attuali e circa il 63% dai massimi.

Barriere quindi profonde che permettono di investire con un buon margine di sicurezza su un basket che riproduce in modo abbastanza fedele il nostro listino, e consente un flusso cedolare di quasi il 20%. Riepilogando le caratteristiche:
- acquistabile a 978€ con la possibilità di incrementare di circa il 2% il profitto sul rimborso al nominale;
- flusso cedolare mensile del 1,5975% (19,17% annuo);
- barriera capitale e cedola pari al 60% dei prezzi di strike;
- autocall con richiamo anticipato dal quarto mese (novembre 2022) con un frigger decrescente che parte dal 100% del prezzo di strike e scende del 1% al mese fino al 80% dell’ultima osservazione.

Se ritieni interessanti e utili le mie analisi e valutazioni, e vuoi essere aggiornato in tempo reale sulle mie pubblicazioni, clicca sul pulsante SEGUI dal mio profilo.

"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.