Rassegna giornaliera sul mercato forex, 28 settembre 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
I titoli azionari hanno cominciato la settimana al rialzo questo lunedì, con l’indice Dow Jones Industrial Average balzato di oltre 500 punti intraday. Alla fine della scorsa settimana, il Segretario al Tesoro Mnuchin e la Presidente della Camera Pelosi hanno riacceso le speranze circa un altro pacchetto di stimolo per il coronavirus. Non abbiamo visto nuovi sviluppi questo lunedì, ma i titoli azionari sono schizzati sulla possibilità di un nuovo patto e sulle voci che il Presidente Trump annuncerà la spedizione di milioni di test per il coronavirus nei vari stati, invitandoli ad usarli per la riapertura. Il primo dibattito televisivo tra Trump e Biden è in agenda per domani sera e gli investitori non vedono l’ora di sentire i piani aggiornati dei due candidati per stimolare l’economia. Non sono stati pubblicati report economici statunitensi, ma i dati sull’occupazione non agricola sono previsti per venerdì ed il mercato del lavoro dovrebbe migliorare, man mano che gli stati riaprono. Il biglietto verde scende contro tutte le altre principali valute, ad eccezione dello yen giapponese.
Gli eventi più importanti in calendario questa settimana saranno i dibattiti, gli indici PMI cinesi, i dati sul lavoro in Germania, l’indice PMI manifatturiero australiano e l’occupazione non agricola USA. Se il Presidente Trump si comporterà in modo adeguato, tuttavia, i dibattiti avranno un impatto limitato sui mercati. Biden quasi sicuramente attaccherà Trump per la notizia che avrebbe pagato solo 750 dollari di tasse nel 2016 e nel 2017, ma “Teflon Don” probabilmente riuscirà a farla passare per una fake news.
La valuta con la performance migliore questo lunedì è stata la sterlina, che ha visto un’infrazione al rialzo dopo tre giorni di consolidamento. Le trattative sulla Brexit ricominciano questa settimana e gli investitori sperano che siano fatti dei progressi. Siamo scettici al riguardo ma, quando una valuta scende quanto la coppia GBP/USD (da un massimo di 1,3480 ad un minimo di 1,2675 a settembre), non ci vuole molto per innescare un rally di sollievo. La Banca d’Inghilterra sta inoltre lanciando messaggi misti circa la sua posizione sui tassi di interesse negativi. Al Governatore Bailey e a Ramsden, membro della MPC, non sembra piacere l’idea, ma Tenreyro ha parlato di questa possibilità.
Il dollaro australiano si piazza secondo. Come la sterlina, anche il cambio AUD/USD è andato in forte selloff questo mese. È sceso ogni giorno la scorsa settimana. La valuta è stata incoraggiata dalle notizie secondo cui le banche stanno facendo dietrofront sulla richiesta di tagliare i tassi ed il governo australiano prevede che i prezzi del minerale di ferro resteranno alti. L’Australia è riuscita con successo a contrastare la seconda ondata, con solo quattro casi di virus riportati questo lunedì. In risposta a questo miglioramento, il governo ha finalmente allentato le restrizioni su Melbourne, la seconda città più grande del paese. Il coprifuoco delle 21 è stato annullato e i centri per l’infanzia possono riaprire. Anche il dollaro canadese e quello neozelandese sono saliti contro il biglietto verde ma, rispetto ad AUD e GBP, i guadagni sono stati modesti.
Lo stesso si può dire per l’euro, che non è riuscito a rafforzarsi sopra 1,1680 nella seduta di New York. La Presidente della BCE Lagarde ha tenuto un discorso questa mattina ed ha parlato del dissenso all’interno della banca centrale e dell’efficacia dei tassi di interesse negativi. Sebbene abbia affermato che dissenso e discussioni sono salutari tra i membri del consiglio direttivo, il mercato teme che la divisione possa mettere in pericolo la futura risposta di politica monetaria.