Stamattina i mercati valutari sono contrastati; dalla seduta asiatica, infatti, non è emersa una tendenza netta.
L'indice del dollaro ha annaspato intorno a 100,40, mentre il biglietto verde perdeva terreno contro la SEK, il CAD e l’EUR, ampliando invece i guadagni contro lo JPY, la GBP e il CHF.
Dopo il brusco rally degli ultimi giorni, giovedì i rendimenti dei titoli di Stato hanno ripreso fiato; i rendimenti dei titoli a due anni, sensibili alla politica monetaria, sono scesi allo 0,9932% dall’1,0274% del giorno precedente, quelli dei decennali sono scesi sotto la soglia del 2,20% dopo aver toccato quota 2,2950% mercoledì.
Nella notte, la BoJ ha inviato un segnale di avvertimento a chi opera sui titoli di Stato, annunciando di essere pronta ad acquistare quantità illimitate di titoli.
L’annuncio della BoJ è arrivato sull’onda delle vendite sul mercato delle obbligazioni che hanno fatto salire i rendimenti a massimi che non si vedevano da mesi.
I rendimenti dei decennali giapponesi hanno chiuso in territorio positivo per la prima volta dal marzo di quest’anno.
Nonostante la recente debolezza dello yen, la BoJ vuole assicurarsi che gli speculatori si mantengano a debita distanza dalla valuta.
Ieri l’USD/JPY ha raggiunto il livello massimo dal primo giugno, testando quota 109,75.
Al rialzo, la resistenza principale si aggira intorno a 111,50-112 (massimi multipli), mentre al ribasso un supporto giace intorno a 105,50 (massimo precedente, diventato ora supporto).
Dopo aver ceduto più del 3,50% dopo le elezioni USA, la moneta unica si sta consolidando intorno a 1,07.
Nella notte, l’EUR/USD si è mosso lateralmente fra 1,0680 e 1,0715, mettendo in risalto l’opinione diffusa che forse le vendite di EUR sono state eccessive.
Giovedì l’EUR/USD è salito dello 0,23%, portandosi a 1,0715, all’avvio della seduta europea.
Giovedì i rendimenti sui mercati azionari asiatici sono stati disomogenei: il Nikkei ha chiuso piatto, a 17.862, mentre il più ampio indice Topix ha guadagnato lo 0,10%; in Cina, l’indice composito di Shanghai è salito dello 0,11%, invece quello di Shenzhen, ad alto tasso di titoli tecnologici, ha ceduto lo 0,38%.
Sulle piazze offshore, l’Hang Seng è scivolato dello 0,32% e il Taiex ha guadagnato lo 0,37%; in Europa, i future sui listini azionari sono tutti negativi, con il DAX in calo dello 0,26%, il CAD dello 0,09% e l’ampio Euro Stoxx 600 dello 0,21%.
Oggi gli operatori monitoreranno il tasso di disoccupazione in Svezia; le vendite al dettaglio nel Regno Unito; l’IPC nell’Eurozona; le riserve auree e di valuta estera in Russia; i nuovi cantieri residenziali, i permessi di costruzione, il rapporto IPC, le domande iniziali di disoccupazione e il discorso di Janet Yellen negli USA.