Oggi il dollaro statunitense è in calo dopo la diffusione dei dati sulle vendite al dettaglio USA di giugno, il dato reso noto dal dipartimento del Commercio, è cresciuto dello 0,5% rispetto a maggio. Escludendo le vendite di veicoli e componenti auto, il dato è cresciuto dello 0,4%, mentre le attese erano per un +0,3 per cento.
La ricerca di asset a elevato rendimento è evidente sui mercati valutari, con la corona svedese che sale di mezzo punto percentuale a 8,8330 corone per dollaro, l'euro salle dello 0,2% a 1,1712 dopo il calo della scorsa settimana.
In Europa; l'indice FTSE Mib cede 0,16%, l'FTSE Italia All Share lo 0,12%, negativo Londra (-0,92%), tiene Francoforte, debole Parigi(-0,29%).
Le borse asiatiche hanno chiuso in ribasso sull'onda del rallentamento cinese; a Shenzhen l'indice Component perde lo 0,10% a 9.317,36 punti, mentre lo Shanghai Composite lascia sul campo lo 0,61% a 2.814,04 punti.
Male anche la Borsa di Hong Kong, con l'indice Hang Seng che perde lo 0,13% a 28.488,31 punti, anche l'australiano S&P/ASX 200 ha ceduto lo 0,4 percento a 6.241.50.
Prezzi del greggio in calo con l'attenuarsi dei timori di ostacoli alla produzione e con la riapertura dei porti libici, mentre i trader guardano a un possibile aumento dell'offerta da parte della Russia e di altri produttori.
Il Brent cede 1,3 dollari a 74,01 dollari al barile e il greggio Usa perde 1,14 dollari a 69,85 dollari.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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