Dopo stagioni di magra, congelato dalle restrizioni Covid, il settore turismo si è trovato con un’annata d’oro, tanto da non avere spesso personale sufficiente per rispondere alla domanda. Depresso dalla fine delle vacanze mi sono chiesto se c’è una via per approfittare ancora di questo boom e ho trovato un certificato interessante con rendimento fino al 28,5% annuo che quota sotto la pari e barriere al 40% su Tui, EasyJet e Iag (ex British Airways).
Il caos negli aeroporti causato da carenze di personale e scioperi non ha fermato la corsa degli europei verso e di ritorno dalle vacanze, per cui l'alta stagione dei viaggi si sta rivelando redditizia per le compagnie aeree del Continente. Forse uno dei pochi settori che dopo anni di sacrifici i consumatori quest’anno non hanno voluto tagliare.
I limiti di capacità introdotti per ridurre i ritardi e le cancellazioni hanno forse ridotto il numero di passeggeri, ma hanno fatto salire le tariffe in un settore in cui la domanda era già vicina all'offerta su molte rotte.
Iag (International Airlines Group (LON:ICAG)), la società anglo-spagnola che controlla British Airways e Iberia, ha registrato nel secondo trimestre un utile per la prima volta dalla crisi del coronavirus, con risultati che hanno battuto le previsioni degli analisti. Air France-Klm ha chiuso il trimestre con conti positivi.
EasyJet ha contabilizzato per il periodo aprile-giugno una perdita di 114 milioni di sterline, in netto miglioramento dal rosso di 318 milioni dello stesso periodo del 2021. La perdita è stata causata fondamentalmente dai 133 milioni di sterline di risarcimenti che la società ha pagato ai clienti che hanno subito cancellazioni e ritardi di voli.
Le compagnie aeree sono ottimiste sulle prospettive future, alla luce dell'attuale andamento delle prenotazioni. Gli europei hanno accumulato negli ultimi due anni un forte desiderio represso di viaggi che ora sta trovando sfogo nonostante il quadro economico generale caratterizzato da inflazione crescente e contrazione della spesa delle famiglie. EasyJet prevede di aumentare la capacità di trasporto nel quarto trimestre a circa il 90% rispetto allo stesso periodo nel 2019. Iag prevede un aumento degli utili nel trimestre in corso e un risultato positivo per l'intero anno.
Alla luce di questi dati, investire oggi sulla ripresa del turismo e del traffico aereo è una scelta logica, soprattutto considerando le bassissime quotazioni dei titoli del settore. L’azione Iag vale oggi 108 pence (Gbx), sui minimi maggio 2020. La società vale un terzo di quanto valeva nel periodo pre-Covid, quando oscillava attorno a 450 pence e capitalizzava 15 miliardi di sterline contro i 5 di oggi.
Non diversa è la situazione di EasyJet, oggi scambiata a 362 pence, cioè sui minimi toccati nell’aprile 2020 nel momento più drammatico del panico da pandemia. Nel gennaio 2019 la società capitalizzava oltre 6 miliardi contro i 2,7 di oggi.
Attenzione, però: acquistare azioni di compagnie aeree non è una scelta priva di rischi. Il più importante è l’instabilità geopolitica, con la guerra in Ucraina che sembra lontana da una qualsiasi soluzione, e le crescenti tensioni fra Usa e Cina sulla questione di Taiwan. Un inasprimento del conflitto in Europa, o peggio ancora un allargamento, potrebbero avere effetti pesanti sul rilancio del settore viaggi, il primo a subire i contraccolpi delle crisi internazionali.
Per questi motivi ci sembra che il modo migliore per investire sul settore dei viaggi sia attraverso uno strumento che coniuga la possibilità di un alto rendimento nel breve termine con una buona protezione del capitale.
Stiamo parlando di un certificate di Cirdan Capital con sottostanti Tui, Iag e EasyJet che quota poco sotto la pari a 995 euro, stacca cedole mensili del 2,375% (28,5% annuo) se Tui, EasyJet e Iag non perderanno a scadenza il 40% del loro valore. Effetto memoria e rimborso anticipato.
Emesso il 20 luglio scorso, questo prodotto ha durata di solo un anno, paga cedole mensili condizionate con effetto memoria del 2,375% (28,5% all’anno), e protegge l’investimento fino a una discesa dei sottostanti del 40% dai Valori iniziali (barriera al 60%).
Ad oggi il prezzo del certificate ha in pancia i 23,75 euro di cedola che si appresta a pagare tra qualche settimana.
La sua durata limitata, 10 mesi circa alla scadenza, ha l’obiettivo di ridurre il rischio dell’esposizione e massimizzare la resa. Il rendimento è elevato a fronte di titoli molto volatili, ma ben correlati che operano nello stesso settore.
A fine luglio, Iag ha chiuso il trimestre con un utile operativo a 287 milioni, in crescita del 44% e sopra ai 200 milioni medi stimati dal consensus. Nonostante i maggiori costi di carburante e un impatto negativo dei cambi, scrivono gli analisti di Deutsche Bank (ETR:DBKGn) “la generazione di cassa è stata superiore alle attese”. Deutsche Bank assegna al titolo un target price di 140 GBP.
All’indomani dei risultati di EasyJet, Jp Morgan (NYSE:JPM) ha emesso una nota in cui scrive che la società ha mostrato di essere più resiliente del previsto anche se, i maggiori costi e un tasso di riempimento degli aerei al 70% potrebbero impattare sui margini. La banca d’affari americana gli assegna un target price a 310 GBp, decisamente sopra il livello di barriera. Visione più ottimista quella di Deutsche Bank che sul titolo assegna un target price a hanno riportato buoni risultati le due società hanno dato indicazioni ottimiste sul comparto.
Il terzo sottostante, la tedesca Tui, è uno dei principali gruppi mondiali del turismo, possiede agenzie di viaggio, hotel, compagnie aeree e navi da crociera. Recentemente la società ha annunciato che prevede di operare nel 2022 con una capacità complessiva tornata quasi ai livelli di prima della pandemia. Mercoledì 11 maggio Tui ha comunicato i risultati del suo secondo trimestre 2021/2022, che corrisponde al primo trimestre dell’anno solare 2022. I ricavi sono saliti a 2,13 miliardi, nove volte quelli dello stesso periodo dell’anno scorso (248 milioni di euro). La società prevede di tornare all’utile quest’anno dopo avere generato perdite da 3,1 miliardi nel 2020 e da 2,4 miliardi nel 2021. L’azione Tui vale oggi circa 1,44 euro, contro i 6,70 euro di prima della pandemia. La società capitalizza 2,5 miliardi contro i 7 pre pandemia. Guardiamo anche la capitalizzazione perché, tra un periodo e l’altro, diverse società del settore hanno varato importanti aumenti di capitale e ricevuto aiuti da parte dei governi per stabilizzare la situazione.
Andamento del certificate
Dopo una buona reazione iniziale dall’emissione oggi tutti i sottostanti sono sotto il prezzo dell’emissione.
Per tutti e tre i sottostanti la distanza dalla barriera rimane elevata al 32-35% il che rende decisamente probabile il pagamento delle prossime cedole. Le cedole sono condizionate dal fatto che, alle date previste ogni mese per la rilevazione, i prezzi di Tui, EasyJet e Iag siano sopra (o uguali) alla barriera al 60%. La prossima data di rilevazione sarà il 22 agosto.
Le cedole godono dell’effetto memoria, per cui se a una data di rilevazione non ci fossero le condizioni per pagare il premio, la cedola non è persa ma viene accantonata e sarà pagata alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti sono sopra la barriera. Con questo meccanismo, per portare a casa l’intero “tesoretto cedolare” basterà che i tre sottostanti siano sopra la barriera all’ultima data di rilevazione del 20 luglio 2023.
Possibile rimborso anticipato
A partire dalla rilevazione del 20 ottobre 2022, se tutti e tre i sottostanti saranno sopra i Valori iniziali scatterà il rimborso anticipato al valore nominale di 1.000 euro. Il rimborso anticipato sarà possibile a tutte le successive date di rilevazione. Ogni mese il livello richiesto per il rimborso anticipato scende di un punto percentuale partendo dal 100% del 20 ottobre 2022 e arrivando al 91% del 20 luglio 2023.
Alla scadenza due possibili scenari
Se il certificato non sarà rimborsato anticipatamente, alla scadenza del prodotto potranno verificarsi due situazioni.
- Se all’ultima data di rilevazione, il 20 luglio 2023, tutti e tre i sottostanti saranno sopra la barriera (o allo stesso livello), l’investitore riceverà l’ultima cedola da 23,75 euro, tutte le eventuali cedole accantonate e non pagate, e verrà rimborsato al 100% del valore nominale del prodotto, cioè a 1.000 euro.
- Se all’ultima data di rilevazione anche solo uno dei tre sottostanti si troverà sotto la barriera, non verrà pagata l’ultima cedola da 23,75 euro e neanche le eventuali cedole accantonate. L’investitore verrà rimborsato in modo proporzionale alla performance del peggiore dei tre sottostanti. Facciamo un esempio: se per ipotesi il 20 luglio 2023 il sottostante peggiore dovesse essere EasyJet con un ribasso del 50% dal Valore iniziale, il rimborso sarà pari a 500 euro. Se il ribasso di EasyJet dovesse essere del 60%, il rimborso sarà di 400 euro.