Bentornati all’appuntamento con Virtual Certificates Portfolio.
Dopo una lunga fase di rialzo, è arrivata una (doverosa) correzione, in linea con quanto preventivato nel mio articolo precedente, dove invitavo a prestare attenzione nella prima metà di Febbraio (e soprattutto, a Maggio, ma questo lo vedremo successivamente).
Considerato come la settimana scorsa abbia visto i diversi indici internazionali segnare la prima vera discesa da lungo tempo, si rende necessario iniziare ad allocare il portafoglio certificati con grande attenzione, alla ricerca di sottostanti stabili e ben impostati: per questo motivo, punto su un ever green quale Atlantia (MI:ATL), il mio titolo preferito, che finora mi ha sempre dato molte soddisfazioni.
Innanzitutto andiamo a valutare la situazione, osservando un grafico giornaliero:
Dopo una lunga corsa, dallo scorso dicembre Atlantia ha iniziato a perdere d’inerzia vedendo il quadro mutare da climax rialzista a trading range.
La seduta molto pesante di venerdì scorso (che ha riguardato comunque l’intero comparto azionario globale), ha visto il titolo andare a segnare un nuovo minimo per il 2018, in zona 25.80 che rappresenta anche il primo supporto interessante, in coincidenza con i minimi di settembre ed Ottobre 2017.
Molto più interessante a mio parere, il supporto intorno a 24.80/24.60 dove troviamo anche il 37.50 di Gann, nel bel mezzo dell’ampia congestione verificatasi la scorsa estate, la cui accumulazione ha poi proiettato il titolo fino in area 28.00.
Alla luce della grande attività registrata in quella zona, ritengo che sia proprio lì che gli operatori interverranno a sostenere il titolo (ammesso e non concesso che ci si arrivi).
Altri supporti che mi saranno utili in caso in cui il quadro si dovesse deteriorare nelle prossime settimane, sono 23.50 dove abbiamo il 50 di Gann e livello molto sentito nella scorsa primavera, nonchè tutta l’area tra 22.00 e 21.00 all’interno della quale è possibile identificare diverse aree di vecchi massimi e minimi cui Atlantia ha dimostrato in passato di essere molto sensibile.
In ultima istanza, c’è poi il minimo del 2016, segnato in area 18.50: questo livello è sicuramente massiccio e “coperto” da grandi volumi, motivo per il quale lo ritengo ostacolo molto difficilmente valicabile: ecco perchè ho selezionato questo certificato, che vede una barriera a 17.64 €, a mio avviso sufficientemente protetta da tutto il complesso di supporti che in precedenza ho evidenziato.
Osservando anche la situazione dell’oscillatore che potete notare sotto il grafico del prezzo (si tratta di un RSI disegnato in blu, cui ho abbinato un ATR disegnato in rosa, e normalizzato tramite una mia formula), l’RSI è quasi arrivato in zona ipervenduto, mentre l’ATR ha raggiunto un picco relativamente al ciclo degli ultimi 200 giorni: secondo questo pattern, Atlantia dovrebbe essere in grado di riprendersi a breve (più probabilmente nella seconda parte della giornata).
Al fine di cercare di effettuare un’entrata “di fino”, sarebbe utile aspettare qualche giorno, tuttavia considerata la view di medio periodo (la scadenza del certificato è fissata il 21 dicembre 2018) è possibile agire già quest’oggi.
Passo quindi ad esporre le caratteristiche peculiari del Bonus Cap selezionato.
Selezione del Certificato
– Prezzo di acquisto 104,00 (ne inserisco 5 in portafoglio, per un controvalore di € 520,00)
– Barriera 17.64 distante poco più del 31% dalle quotazioni attuali
– Bonus 107,00 (Rendimento pari al 2.88%, 3.12% su base annua)
– Scadenza 21 Dicembre 2018 (20 Dicembre come ultima data di negoziazione)
– Codice ISIN DE000HV400U7
Auguro come sempre buon trading a tutti e vi do appuntamento al prossimo articolo, dove analizzerò la situazione del FTSE MIB!