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La geo-politica internazionale continua a rappresentare un fattore chiave nel guidare I mercati, ma stavolta sembrerebbe nella direzione giusta (a seconda dei punti di vista ovviamente). Il nuovo NAFTA sembra ormai alle porte, dal momento che il Canada è vicino a un accordo con gli Stati Uniti e il Messico e per la propensione al rischio è stata sicuramente una buona notizia.
Nonostante ciò le valute dei mercati emergenti continuano a soffrire, in particolare segnaliamo la ripresa della debolezza della lira turca e dello yuan cinese.
Chi invece ha festeggiato è la Sterlina, dopo l'annuncio di Barinier che l'UE sarebbe pronta a offrire un accordo senza precedenti al Regno Unito.
Ovviamente sarà tutto da verificare, ma è significativo notare come Barnier abbia cambiato posizione rispetto a qualche settimana fa. Sterlina che come dicevamo ha festeggiato balzando contro dollaro a 1,3000 e sui massimi dell'ultimo mese.
Sarà un movimento sostenibile in grado di riportare la valuta britannica verso livelli più alti?. Sembra un po' presto e ci sono ancora molti ostacoli politici lungo la strada.
In tutto questo contesto l'Indice del Dollaro è ripartito al ribasso nonostante la revisione al rialzo del PIL USA (4,2% rispetto al 4% atteso).
Oggi l'attenzione si concentrerà sull'inflazione statunitense e sulla misura dell'inflazione della Fed, l'indice dei prezzi della spesa personale di base che dovrebbe tornare a salire al 2%.
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri decisamente in rialzo con l'SP 500 +0,6% a 2914 punti, ovvero con un quarto massimo consecutivo di chiusura assoluto.
Durante la sessione asiatica i futures statunitensi perdevano lo 0,1%, segnaliamo un calo dell'azionario cinese mentre il Nikkei a + 0,1%.
Le tensioni USA-Cina si sono riversate anche sull'apertura europea, con indici in ribasso rapidamente.
Nel forex permane la debolezza dollaro, anche se la forte spinta ribassista ha perso momentum, ma va segnalato il calo dell'1% del NZD dopo il dato sulla fiducia delle imprese più debole del previsto.
Un calo degli investimenti delle imprese in Australia ha causato un indebolimento anche su AUD, per quel che riguarda le materie prime il prezzo dell'XAU/USD continua a consolidarsi intorno ai $ 1200 psicologici, mentre il Future Petrolio Greggio WTI prosegue al rialzo.
Sul fronte macroeconomico segnaliamo il pomeriggio, si partirà infatti con il CPI prelimare tedesco delle 14, che dovrebbe rimanere al + 2,0% (+ 2,0% a luglio), a seguire gli operatori si concentreranno sull'indice di inflazione più importante per la Fed, ovvero la spesa personale.
Per luglio dovrebbe confermarsi + 0,2% su base mensile mentre su base annuale dovrebbe crescere a + 2,0% (da + 1,9% a giugno).