L’intervista di Blume alla Handelsblatt: “Un’esercitazione”
Dopo il successo dell’Ipo di Porsche, Volkswagen (ETR:VOWG) prepara lo spin-off di qualche altro marchio da portare in Borsa? E’ la domanda che martedì 4 ottobre corre sui mercati finanziari e contribuisce al buon rialzo del titolo Volkswagen, che a metà seduta guadagna il 3,2% a 130,6 euro. La giornata è comunque positiva per l’intero settore automotive europeo, con Stellantis (BIT:STLA) che sale del 2,8% e Renault (EPA:RENA) in rialzo del 3,8%.
Ad accendere la curiosità è stato lo stesso Ceo di Volkswagen, Oliver Blume, che in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano Handelsblatt racconta di avere dato ordini ai responsabili dei vari marchi, da Audi a Skoda, da Bentley a Ducati, di lavorare come se dovessero portare in Borsa la loro divisione.
I manager saranno affiancati da un team bancario
I Ceo e i direttori finanziari dei vari brand utilizzeranno la consulenza di un team bancario per dare maggiore importanza nel loro lavoro alla relazione con il mercato dei capitali, ha spiegato Blume. “Si tratta di un esercitazione”, ha aggiunto, senza specificare se Volkswagen intende procedere con la quotazione di altre divisioni. I risultati di questa esercitazione saranno presentati l’anno prossimo in un “Capital markets Day”.
Volkswagen vale solo 5 miliardi più di Porsche.
Intanto oggi alla Borsa di Francoforte la neoquotata Porsche sale dell’1,6% a 83,08 euro, portando la capitalizzazione a 74,5 miliardi di euro, soltanto 5,5 miliardi in meno di Volkswagen (80 miliardi). Le azioni Porsche erano state collocate nell’Ipo a 82,50 euro. La settimana scorsa il Cfo di Volkswagen, Arno Antlitz, aveva detto che se ci sarà un’altra quotazione fra i marchi del gruppo, l’azienda che andrà in Borsa sarà PowerCo, la società che produce batterie per auto elettriche.
Dopo la quotazione di Porsche, Blume, che è il Ceo sia di Volkswagen che di Porsche, si trova a guidare un complesso di aziende che in Borsa vale quasi il doppio. Sembra proprio che la cosa sia piaciuta molto al manager, che avrà pensato: se la quotazione ha funzionato una volta per evidenziare il valore nascosto del gruppo, perché non farne altre?
GRUPPO VOLKSWAGEN, RICAVI PER MARCHIO DAL 2015 AL 2021
(fonte: Statista)
Ovviamente il marchio su cui c’è più attenzione è Audi, il secondo per fatturato nel gruppo con 53,07 miliardi di euro di ricavi nel 2021 contro i 76,1 miliardi del marchio Volkswagen. Porsche è il terzo marchio con 30,2 miliardi di ricavi, seguito da Skoda (17,7 miliardi). Di dimensioni decisamente inferiori sono Seat (9,6 miliardi) e Bentley (2,8 miliardi).
Il destino di Ducati e Lamborghini.
Una fetta importante del valore del gruppo Volkswagen spetta ai tre marchi che operano nei veicoli commerciali, Scania (fatturato di 13,9 miliardi), Man (13 miliardi) e Volkswagen Commercial Vehicles (9,9 miliardi). Non è da escludere che siano queste aziende a muoversi verso la quotazione.
Un capitolo a parte meritano Ducati e Lamborghini, che periodicamente sono al centro di voci per una possibile vendita. Nel 2021 la famiglia Piech, che insieme alla famiglia Porsche possiede la maggioranza di Volkswagen, aveva presentato un’offerta da 7,5 miliardi di euro per Lamborghini. Ma per ora il management Volkswagen continua a ripetere che i due marchi italiani non sono in vendita.