Venerdì, Williams Trading ha aggiustato le sue previsioni sulle azioni di Steven Madden (NASDAQ: SHOO), aumentando l'obiettivo di prezzo a $42,00 dal precedente $39,00, mantenendo al contempo un rating Hold sul titolo.
Il nuovo obiettivo di prezzo si basa su un rapporto prezzo/utili (P/E) di 13 volte la stima degli utili per azione dell'azienda per l'anno fiscale 2026. Questa valutazione riflette uno sconto rispetto alla media storica del P/E dell'azienda, a causa delle preoccupazioni riguardanti il suo core business di calzature all'ingrosso e dei potenziali impatti tariffari.
Le azioni di Steven Madden hanno storicamente scambiato a un rapporto P/E forward medio di 14,8 volte le stime di consenso e attualmente scambiano a 15 volte. Tuttavia, l'analista ritiene che un multiplo inferiore sia giustificato, dato il calo negativo nel segmento core delle calzature all'ingrosso dell'azienda.
Circa il 70% delle vendite nazionali di Steven Madden proviene dalla Cina, e l'azienda mira a ridurre questa dipendenza del 40%-45% nel prossimo anno alla luce dei potenziali aumenti tariffari globali, con un impatto più significativo previsto dalle tariffe sui beni cinesi.
Gli sforzi dell'azienda per diversificare la sua base produttiva includono il rafforzamento delle relazioni con fabbriche in Vietnam, Cambogia, Brasile, Messico e altri paesi. Questa strategia di diversificazione è vista come un modo per mitigare i rischi tariffari, anche se potrebbe rallentare la rinomata velocità di immissione sul mercato dell'azienda.
L'analista ha anche notato che la dipendenza di Steven Madden dai grandi magazzini, che spesso favoriscono i prodotti a marchio privato rispetto a quelli di marca, ha portato a prestazioni inferiori nei ricavi all'ingrosso dei suoi marchi principali Steve Madden e Dolce Vita.
Nonostante queste sfide, Steven Madden ha riportato risultati di vendite e utili superiori alle attese per il terzo trimestre del 2024, attribuiti a performance migliori del previsto nelle borse all'ingrosso, nell'abbigliamento, nelle calzature a marchio privato e nei ricavi delle calzature off-price.
Tuttavia, i ricavi totali delle calzature all'ingrosso sono risultati inferiori alle stime di consenso del 6%. I ricavi direct-to-consumer (DTC) hanno visto un aumento del 7,8%, con un incremento del 10% nelle vendite digitali e del 6% nei ricavi dei negozi, principalmente dalle vendite a prezzo pieno.
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