L’analisi di Invesco rileva un ‘tracking error’ inferiore rispetto agli ETF ‘fisici’ anche in condizioni di mercato difficili grazie a un modello di swap multiplo
Due condizioni di mercato contrastanti, come il sell-off sull’azionario di marzo-aprile e il successivo rally, hanno in comune la sovraperformance degli ETF sintetici, esposti ai principali benchmark azionari statunitensi e globali, che ha denotato un ‘tracking error’ vale a dire uno scostamento rispetto al sottostante, inferiore rispetto agli ETF ‘fisici’. Un esempio è l’Invesco S&P 500 UCITS ETF, il più grande ETF sintetico in Europa, con $10,4 mld di patrimonio gestito, che ha registrato quest’anno flussi maggiori rispetto a qualsiasi prodotto concorrente in Europa.
MINOR TRACKING ERROR
Invesco ha analizzato la performance e i flussi di mercato relativi agli indici S&P 500, MSCI USA e MSCI World rilevando che gli ETF sintetici di Invesco S&P 500, MSCI USA e MSCI World UCITS hanno ciascuno sovraperformato la media dei maggiori concorrenti fisici rispettivamente dello 0,24%, 0,31% e 0,12% nei 12 mesi a fine agosto 2020. Guardando agli ultimi tre anni, la sovraperformance sale a 0,71%, 0,64% e 0,18%. Giuliano D’Acunti, Country Head per l’Italia di Invesco, sottolinea che Invesco promuove da tempo i vantaggi degli ETF sintetici per l’accesso a determinati mercati, perché rispetto agli equivalenti fisici, offrono la possibilità di generare sovraperformance con un basso tracking error anche in condizioni di mercato difficili...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge