Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il quinto round di misure contro la Russia potrebbe riguardare anche il Greggio e il gas. Una misura che, almeno nel breve termine, farebbe male all'economia europea ma che potrebbe accelerare il processo di indipendenza energetica della regione. Intanto, con i leader Ue che preparano il vetrice straordinario di giovedì, il Cremlino fa sapere che i negoziati con Zelensky sono in una fase di stallo mentre le truppe di Mosca stringono la morsa sulla città di Mariupol senza tuttavia riuscire nella conquista. Sulle piazze dedicate, continua la follia dei metalli legati alla produzione russa mentre aumentano le difficoltà per i mercati emergenti. Ecco le notizie principali di questo lunedì:
1. Sanzioni
Le misure per isolare Mosca dall'Occidente potrebbero riguardare anche il mercato energetico. Il principale diplomatico dell'Unione europea, Josep Borrell, ha affermato che il blocco è pronto a discutere di includere l'energia in un nuovo round di sanzioni contro la Russia, mentre Il presidente del Consiglio Mario Draghi terrà oggi pomeriggio una telefonata con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il premier britannico, Boris Johnson, in preparazione dei vertici Nato e G7 e del Consiglio Europeo di questa settimana a cui parteciperà anche il presidente Biden.
Gli acquisti di energia dalla Russia sono stati fino ad ora esentati dai precedenti round di sanzioni dell'UE a causa della mancanza di alternative a breve termine, ma il crescente orrore per le azioni della Russia in Ucraina - Borrell ha accusato Mosca di "massicci crimini di guerra" - e la facilità con cui la Russia ha evitato il default della scorsa settimana sta spingendo la pressione dell'Ue sul Cremlino, anche se questo potrebbe gravare sull'economia della regione almeno nel breve termine.
Con il vertice Ue che giovedì discuterà di nuove misure per evitare una crisi energetica, il portavoce del Cremlino Peskova ha fatto sapere che le misure contro l'energia di Mosca colpiranno maggiormente l'Europa e non gli Stati Uniti. Intanto la Germania si sta provando avanti dopo aver stretto un accordo di forniture di Gas naturale con il Qatar.
2. Negoziati in fase di stallo
Mentre proseguono i combattimenti, si fermano i colloqui tra Kiev e Mosca. Secondo quanto affermato da Peskov, le trattative di pace tra i due Paesi non hanno ancora prodotto "progressi significativi" e ha invitato i paesi che hanno influenza sull'Ucraina ad utilizzare il proprio peso per convincere Kiev ad essere "più costruttiva nei negoziati".
Intanto, dopo due settimane di combattimenti la Russia ha quasi assicurato il controllo completo della città portuale di Mariupol chiedendone la resa. Richiesta spedita al mittente da parte di Kiev, che continua a resistere nonostante anche nei territori a sud del Paese, mentre l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha stimato oltre 10 milioni che saranno costrette a fuggire dall'Ucraina.
Resta la speranza che la Cina, stretta alleata della Russia, possa dire la sua nelle trattative di pace dopo che nell'incontro telefonico con Biden il presidente Xi ha detto che la guerra "non è nell'interesse di nessuno". Tuttavia, Pechino continua a rifiutarsi di condannare apertamente l'invasione.
3. Crolla aereo Boeing
Vendite ad ampie mani su Boeing (NYSE:BA) dopo che questa mattina un aereo di linea della società si è schiantato sulle montagne cinesi intorno a Guanxi, stando alle prime notizie. Secondo quanto riportato dai media cinesi, un Boeing 737 operato da China Eastern Airlines con 133 passeggeri a bordo è caduto nelle montagne della regione di Guanxi mentre proseguiva la tratta Kunming - Guangzhou.
Al momento non si hanno maggiori informazioni, con i soccorsi che si stanno dirigendo verso la regione montuosa. In una dichiarazione, il dipartimento di gestione delle emergenze del Guangxi ha scritto: "Un aereo passeggeri Boeing 737 che trasportava 133 persone dalla China Eastern Airlines si è schiantato nella contea di Teng, Wuzhou, Guangxi, e ha causato un incendio sulle montagne".
L'accaduto è solo l'ultimo di una serie di indicenti mortali che hanno avuto come protagonista la società statunitense e che nel 2019 hanno portato la messa a terra di tutti i Boeing 737 MAX. Tra il 2018 e il 2019, 346 persone sono morte in due incidenti che hanno coinvolto il volo Lion Air 610 e l'Ethiopian Airlines 302, caduti rispettivamente in Indonesia e Etiopia.
3. Continua la follia dei metalli
I prezzi dell'Alluminio sono aumentati di un altro 4% dopo che l'Australia ha vietato l'export di allumina alle fonderie in Russia. Una decisione che minaccia di ridurre la produzione di un metallo ampiamente utilizzato in altri diversi settori e la cui capacità di fusione è concentrata in Russia a causa del basso costo dell'elettricità.
I prezzi degli altri metalli, tuttavia, sono in modalità risk-off, con il Nickel che ha nuovamente attirato l'attenzione degli operatori. Dopo aver fatto ripreso il trading sulla materia prima, la London Metals Exchange è stata nuovamente costretta a sospendere la negoziazione dei contratti future e spot dopo aver colpito un interruttore del 15%.
Anche i metalli del gruppo del Platino sono aumentati a causa dei nuovi timori per le forniture russe ai mercati mondiali e dei prezzi dell'acciaio laminato a caldo in Europa che hanno raggiunto il record di 1.400 euro ($ 1.550) la tonnellata. In ribasso invece i prezzi del rame, in riflesso alle preoccupazioni per la crescita globale.
5. I problemi dei mercati emergenti
Le tensioni della guerra e un ciclo di inasprimento monetario globale stanno mettendo a dura prova i mercati emergenti. La banca centrale egiziana ha consentito alla sua valuta di svalutarsi del 13% rispetto al dollaro aumentando i tassi di interesse di un intero punto percentuale. Il paese di 105 milioni di persone deve affrontare un forte deterioramento delle ragioni di scambio a causa della sua dipendenza dal petrolio e dal grano stranieri (l'80% di quest'ultimo proviene da Russia e Ucraina).
Secondo quanto riferito, la scorsa settimana il paese sta lavorando ad un nuovo pacchetto di sostegno con il Fondo monetario internazionale. In difficoltà c'è anche lo Sri Lanka, che ha chiesto al governo cinese 2,5 miliardi di dollari in supporto al credito, secondo funzionari di Pechino.