Investing.com - Il dollaro statunitense si è staccato venerdì dal massimo di 19 mesi contro il franco svizzero, mentre il sentimento dei mercati ha trovato il supporto dai dati cinesi migliori del previsto; tuttavia i timori sulla crisi del debito della zona euro che hanno spinto la richiesta del biglietto verde.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9872 venerdì, il massimo dall’inizio di dicembre 2010; la coppia successivamente si è attestata a 0,9802 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,09% sulla settimana.
Supporto a 0,9736, minimo del 10 luglio e resistenza a 0,9872, massimo di venerdì e di 19 mesi.
I mercati si sono ripresi venerdì in seguito ai dati che mostrano che il PIL della Cina è cresciuto del 7,6% nel secondo trimestre, in linea con le aspettative.
Ma i mercati sono rimasti cauti dopo la decisione di giovedì Moody’s di declassare il debito italiano, a causa di dubbi sulla capacità del governo di mettere in pratica le riforme necessarie.
Nonostante il downgrade l’Italia è riuscita a collocare l’importo messo all’asta di 5,25 miliardi di euro in titoli a 2 e 5 anni, ma il rendimento dei titoli a 10 anni è salito oltre il 6% in seguito all’asta.
Negli USA i dati hanno mostrato che la fiducia dei consumatori è scesa al minimo degli ultimi 7 mesi a luglio.
Un report dell’Università del Michigan ha mostrato che l’indice di fiducia dei consumatori USA a luglio è sceso a 72,0 contro i 73,2 del mese precedente, deludendo le aspettative per un aumento a 73,4.
Un secondo report ha mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo è salita dello 0,1% a luglio,contro le aspettative di un calo dello 0,5%.
I dati sono giunti dopo i verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che pochi decisori avevano ritenuto necessario un ulteriore allentamento per sostenere la crescita.
Nella prossima settimana, gli investitori attenderanno la testimonianza del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, nella speculazione sulla possibilità di un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta venerdì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Lunedì 16 luglio
La Svizzera produrrà i dati sulla produzione industriale, un importante indicatore della salute economica.
Gli Usa pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale. Il paese produrrà inoltre i dati sulle scorte aziendali e sul comparto manifatturiero di New York.
Martedì 17 luglio
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’IPC, seguiti dai dati sulla capacità di utilizzo e sulla produzione industriale. Inoltre, Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, comparirà davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington.
Mercoledì 18 luglio
La Svizzera produrrà il report ZEW sulle aspettative economiche, un importante indicatore della crescita economica.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un segnale indicativo dell’attività di costruzione futura, seguiti da un report sulle nuove costruzioni. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Intanto, il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, comparirà per il secondo giorno davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington.
Giovedì 19 luglio
La Svizzera produrrà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9872 venerdì, il massimo dall’inizio di dicembre 2010; la coppia successivamente si è attestata a 0,9802 alla chiusura di venerdì, in salita dello 0,09% sulla settimana.
Supporto a 0,9736, minimo del 10 luglio e resistenza a 0,9872, massimo di venerdì e di 19 mesi.
I mercati si sono ripresi venerdì in seguito ai dati che mostrano che il PIL della Cina è cresciuto del 7,6% nel secondo trimestre, in linea con le aspettative.
Ma i mercati sono rimasti cauti dopo la decisione di giovedì Moody’s di declassare il debito italiano, a causa di dubbi sulla capacità del governo di mettere in pratica le riforme necessarie.
Nonostante il downgrade l’Italia è riuscita a collocare l’importo messo all’asta di 5,25 miliardi di euro in titoli a 2 e 5 anni, ma il rendimento dei titoli a 10 anni è salito oltre il 6% in seguito all’asta.
Negli USA i dati hanno mostrato che la fiducia dei consumatori è scesa al minimo degli ultimi 7 mesi a luglio.
Un report dell’Università del Michigan ha mostrato che l’indice di fiducia dei consumatori USA a luglio è sceso a 72,0 contro i 73,2 del mese precedente, deludendo le aspettative per un aumento a 73,4.
Un secondo report ha mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo è salita dello 0,1% a luglio,contro le aspettative di un calo dello 0,5%.
I dati sono giunti dopo i verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno della Fed, nei quali si legge che pochi decisori avevano ritenuto necessario un ulteriore allentamento per sostenere la crescita.
Nella prossima settimana, gli investitori attenderanno la testimonianza del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, nella speculazione sulla possibilità di un ulteriore allentamento dalla banca centrale.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta venerdì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Lunedì 16 luglio
La Svizzera produrrà i dati sulla produzione industriale, un importante indicatore della salute economica.
Gli Usa pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio, l’indicatore principale della spesa al consumo, che rappresenta la principale voce dell’economia generale. Il paese produrrà inoltre i dati sulle scorte aziendali e sul comparto manifatturiero di New York.
Martedì 17 luglio
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’IPC, seguiti dai dati sulla capacità di utilizzo e sulla produzione industriale. Inoltre, Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, comparirà davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington.
Mercoledì 18 luglio
La Svizzera produrrà il report ZEW sulle aspettative economiche, un importante indicatore della crescita economica.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle concessioni edilizie, un segnale indicativo dell’attività di costruzione futura, seguiti da un report sulle nuove costruzioni. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Intanto, il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, comparirà per il secondo giorno davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington.
Giovedì 19 luglio
La Svizzera produrrà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.