Investing.com – Il dollaro ha guadagnato terreno contro il dollaro canadese questo venerdì, dopo che
il Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard ha dichiarato che la banca potrebbe potrebbe iniziare a ridurre il programma di stimolo ad ottobre.
Il cambio USD/CAD è salito al 1,0304 venerdì, in salita dello 0,40% sulla giornata, dopo essere sceso a 1,0181 giovedì, il minimo dal 19 giugno. Il cambio ha segnato un calo dello 0,12% sulla settimana.
Supporto a 1,0200, minimo di giovedì e resistenza a 1,0333, massimo del 17 settembre.
Il biglietto verde ha trovato un certo supporto dopo che James Bullard ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo a settembre era “vicina” e non si esclude una piccola riduzione del programma di acquisti ad ottobre.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un’intervista con la Bloomberg television.
Il biglietto verde è sceso al minimo di tre mesi contro il dollaro canadese dopo che la Federal Reserve ha dichiarato di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
La decisione ha sorpreso i mercati, che avevano previsto una riduzione del programma di stimolo della Fed da 85 miliardi di dollari mensili.
In conferenza stampa a conclusione dell’annuncio della Fed il Presidente Ben Bernanke ha rifiutato di impegnarsi a ridurre gli acquisti quest’anno, dichiarando che il programma di stimolo “non è una corsa prestabilita”, ed h aggiunto che la decisione della banca è ripesa dai progressi della ripresa economica.
La banca centrale ha aggiunto inoltre che terrà gli interessi ai minimi record finché il tasso di disoccupazione non scenderà intorno al 6,5% e finché l’inflazione non sarà sotto il 2,5% annuo.
Nella prossima settimana l’incertezza sull’andamento della politica della Federal Reserve e la decisione sull’eventuale futuro successore alla presidenza peserà sul dollaro.
Gli investitori attendono i dati sulla fiducia dei consumatori e sugli ordinativi dei beni industriali, nel tentativo di valutare la forza della ripresa economica.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati. La guada salta lunedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24 settembre
Il Canada rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, il metro di misura della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati sul settore privato e sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché il report sulla fiducia dei consumatori.
Mercoledì 25 settembre
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore chiave della prosuzione oltre al report sulla vendita di case nuove.
Giovedì 26 settembre
Gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla crescita del settore privato e sulle vendite di case in corso.
Venerdì 27 settembre
Gli USA chiuderanno la settimana con un il report settimanale sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione dell’Università del Michigan, nonché i dati personali sul reddito e sulla spesa.
il Presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard ha dichiarato che la banca potrebbe potrebbe iniziare a ridurre il programma di stimolo ad ottobre.
Il cambio USD/CAD è salito al 1,0304 venerdì, in salita dello 0,40% sulla giornata, dopo essere sceso a 1,0181 giovedì, il minimo dal 19 giugno. Il cambio ha segnato un calo dello 0,12% sulla settimana.
Supporto a 1,0200, minimo di giovedì e resistenza a 1,0333, massimo del 17 settembre.
Il biglietto verde ha trovato un certo supporto dopo che James Bullard ha dichiarato che la decisione di ridurre lo stimolo a settembre era “vicina” e non si esclude una piccola riduzione del programma di acquisti ad ottobre.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un’intervista con la Bloomberg television.
Il biglietto verde è sceso al minimo di tre mesi contro il dollaro canadese dopo che la Federal Reserve ha dichiarato di voler vedere ulteriori prove di una ripresa sostenuta prima di ridimensionare il programma di stimolo.
La decisione ha sorpreso i mercati, che avevano previsto una riduzione del programma di stimolo della Fed da 85 miliardi di dollari mensili.
In conferenza stampa a conclusione dell’annuncio della Fed il Presidente Ben Bernanke ha rifiutato di impegnarsi a ridurre gli acquisti quest’anno, dichiarando che il programma di stimolo “non è una corsa prestabilita”, ed h aggiunto che la decisione della banca è ripesa dai progressi della ripresa economica.
La banca centrale ha aggiunto inoltre che terrà gli interessi ai minimi record finché il tasso di disoccupazione non scenderà intorno al 6,5% e finché l’inflazione non sarà sotto il 2,5% annuo.
Nella prossima settimana l’incertezza sull’andamento della politica della Federal Reserve e la decisione sull’eventuale futuro successore alla presidenza peserà sul dollaro.
Gli investitori attendono i dati sulla fiducia dei consumatori e sugli ordinativi dei beni industriali, nel tentativo di valutare la forza della ripresa economica.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati. La guada salta lunedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24 settembre
Il Canada rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, il metro di misura della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati sul settore privato e sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché il report sulla fiducia dei consumatori.
Mercoledì 25 settembre
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore chiave della prosuzione oltre al report sulla vendita di case nuove.
Giovedì 26 settembre
Gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla crescita del settore privato e sulle vendite di case in corso.
Venerdì 27 settembre
Gli USA chiuderanno la settimana con un il report settimanale sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione dell’Università del Michigan, nonché i dati personali sul reddito e sulla spesa.