Investing.com - I titoli azionari europei sono misti in range stretto, dopo l’apertura di questo giovedì, mentre gli USA entrano nel terzo giorno di paralisi federale.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,1%, il francese CAC 40 ha segnato -0,1% mentre in Germania il DAX 30 ha segnato +0,1%.
Gli investitori continuano a soppesare le implicazioni del protrarsi di una paralisi federale.
Il Presidente Barack Obama ha incontrato i leader Repubblicani e Democratici del Congresso ieri, sebbene una soluzione sia ancora lontana.
I mercati stanno valutando inoltre come lo stallo politico di Washington influenzerà i negoziati per aumentare il tetto massimo USA che, secondo il Dipartimento per il Tesoro USA, sarà raggiunto il 17 ottobre.
Moody's Investors Service ha avvertito che il mancato innalzamento del tetto del debito USA sarà per i mercati finanziari ancora più grave di una paralisi federale.
Nella zona euro il sentimento ha trovato un certo supporto dopo che il Primo Ministro Italiano Enrico Letta ha ottenuto la fiducia, dopo il dietrofront di Berlusconi che smette di fare opposizione alla coalizione, un dietrofront rispetto alla richiesta avanzata ai parlamentari di dimettersi dal governo.
Inoltre, il presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che i rischi per l’economia della zona euro restano al ribasso, dopo aver confermato che i tassi resteranno ai livelli attuali o inferiori per un “periodo di tempo esteso”, viste le previsioni di inflazione ed i livelli di crescita della regione.
Draghi ha confermato che la BCE è pronta ad estendere ulteriormente i prestiti super vantaggiosi alle banche per salvaguardare la ripresa.
I titoli finanziari sono misti, in Germania Deutsche Bank segna +1,3% e Commerzbank segna -0,8%. Le francesi Societe Generale e Credit Agricole hanno segnato rispettivamente -0,5% e -0,4%.
A Londra il FTSE 100 segna +0,3%, mentre BP segna +1,25% dopo che un tribunale degli Stati Uniti ha interrotto dei risarcimenti relativi alla vicenda del Golfo del Messico nel2010.
Il gigante assicurativo Aviva segna +1,9%, dopo aver rivelato che la vendita del ramo sull’assicurazione per la vita ad Athene Holding nel dicembre 2012 ha generato dei proventi per 2,6 miliardi di dollari.
Dall’altra parte dell’atlantico, i futures degli indici azionari statunitensi indicano un’apertura negativa, con gli investitori che seguono gli sconti politici in atto a Washington.
I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dello 0,15%, i futures S&P 500 hanno indicato un calo dello 0,15% mentre il Nasdaq 100 ha indicato un calo dello 0,1%.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sugli ordinativi alle fabbriche. Intanto, l’ISM produrrà i dati sull’attività non manifatturiera.
Si prevede che la paralisi federale parzialmente in corso ritarderà il rilascio dei dati economici questa settimana, tra cui i dati sull’occupazione non agricola di venerdì.
Ieri la società di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione non agricola ha segnato un aumento destagionalizzato 166.000 unità a settembre, superando l’aumento previsto di 180.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 159.000 dall’aumento precedentemente riportato di 176.000.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Il mese scorso la banca centrale USA ha deciso, con grande sorpresa dei mercati, di lasciare invariato lo stimolo monetario, dichiarando di voler vedere ulteriori prove di una ripresa economica sostenuta prima dell’allentamento.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,1%, il francese CAC 40 ha segnato -0,1% mentre in Germania il DAX 30 ha segnato +0,1%.
Gli investitori continuano a soppesare le implicazioni del protrarsi di una paralisi federale.
Il Presidente Barack Obama ha incontrato i leader Repubblicani e Democratici del Congresso ieri, sebbene una soluzione sia ancora lontana.
I mercati stanno valutando inoltre come lo stallo politico di Washington influenzerà i negoziati per aumentare il tetto massimo USA che, secondo il Dipartimento per il Tesoro USA, sarà raggiunto il 17 ottobre.
Moody's Investors Service ha avvertito che il mancato innalzamento del tetto del debito USA sarà per i mercati finanziari ancora più grave di una paralisi federale.
Nella zona euro il sentimento ha trovato un certo supporto dopo che il Primo Ministro Italiano Enrico Letta ha ottenuto la fiducia, dopo il dietrofront di Berlusconi che smette di fare opposizione alla coalizione, un dietrofront rispetto alla richiesta avanzata ai parlamentari di dimettersi dal governo.
Inoltre, il presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che i rischi per l’economia della zona euro restano al ribasso, dopo aver confermato che i tassi resteranno ai livelli attuali o inferiori per un “periodo di tempo esteso”, viste le previsioni di inflazione ed i livelli di crescita della regione.
Draghi ha confermato che la BCE è pronta ad estendere ulteriormente i prestiti super vantaggiosi alle banche per salvaguardare la ripresa.
I titoli finanziari sono misti, in Germania Deutsche Bank segna +1,3% e Commerzbank segna -0,8%. Le francesi Societe Generale e Credit Agricole hanno segnato rispettivamente -0,5% e -0,4%.
A Londra il FTSE 100 segna +0,3%, mentre BP segna +1,25% dopo che un tribunale degli Stati Uniti ha interrotto dei risarcimenti relativi alla vicenda del Golfo del Messico nel2010.
Il gigante assicurativo Aviva segna +1,9%, dopo aver rivelato che la vendita del ramo sull’assicurazione per la vita ad Athene Holding nel dicembre 2012 ha generato dei proventi per 2,6 miliardi di dollari.
Dall’altra parte dell’atlantico, i futures degli indici azionari statunitensi indicano un’apertura negativa, con gli investitori che seguono gli sconti politici in atto a Washington.
I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dello 0,15%, i futures S&P 500 hanno indicato un calo dello 0,15% mentre il Nasdaq 100 ha indicato un calo dello 0,1%.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sugli ordinativi alle fabbriche. Intanto, l’ISM produrrà i dati sull’attività non manifatturiera.
Si prevede che la paralisi federale parzialmente in corso ritarderà il rilascio dei dati economici questa settimana, tra cui i dati sull’occupazione non agricola di venerdì.
Ieri la società di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione non agricola ha segnato un aumento destagionalizzato 166.000 unità a settembre, superando l’aumento previsto di 180.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 159.000 dall’aumento precedentemente riportato di 176.000.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders, in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
Il mese scorso la banca centrale USA ha deciso, con grande sorpresa dei mercati, di lasciare invariato lo stimolo monetario, dichiarando di voler vedere ulteriori prove di una ripresa economica sostenuta prima dell’allentamento.