Investing.com - Continua il rally di Saipem anche nella giornata di oggi mentre il Ftse Mib resta positivo in attesa della nomina ufficiale del nuovo governo che probabilmente arriverà domani.
Il titolo Saipem (MI:SPMI) guadagna intorno al 3% a metà seduta dopo aver toccato i 4,043 euro per azione nel corso della mattinata. Saipem ha resistito alla tempesta che si è abbattuta su Piazza Affari, arrivando alla quarta settimana consecutiva in verde in cui ha aggiunto complessivamente oltre il 20%.
Alla notizia dell’accordo con Accenture per la trasformazione digitale dell’azienda che punta al miglioramento della tecnologia di Saipem, si sta aggiungendo il giudizio positivo di diversi analisti sul business arrivato dai report di Morgan Stanley (NYSE:MS) e Bernstein.
Secondo gli analisti di Morgan Stanley, il titolo è da “sovrappesare in portafoglio, con un target price rivisto al rialzo a 5,8 euro”, sulla convinzione che Saipem sia destinata ad approfittare del prezzo dell’oro nero.
Promozione sul titolo arrivata anche da Bernstein portandolo a “outperform” da “market perform” e un aumento del prezzo obiettivo rivisto al rialzo a 6,6 euro. Gli analisti dell’istituto affermano che gli investitori dovrebbero puntare su quei titoli che non hanno ancora sfruttato appieno del rally del greggio.
Proprio il petrolio continua il suo rally restando stabilmente sopra i 72 dollari al barile, mentre è in crescita anche il prezzo del Brent che resta intorno agli 80 dollari al barile, quotazione ai massimi dall’aprile del 2014.
Oggi il greggio continua la sua crescita a causa della vittoria di Maduro in Venezuela che sta portando gli investitori a ipotizzare nuove sanzioni contro il Venezuela da parte degli Stati Uniti. La produzione venezuelana si era già ridotta di un terzo in due anni, segnando il minimo da decenni.
Inoltre, la Casa Bianca ha preparato nuove richieste chiedendo all’Iran lo stop sull’arricchimento dell’uranio e il ritiro al suo supporto ai gruppi di miliziani in Medio Oriente, diffondendo così nuovi timori sulla produzione di petrolio.
Nella serata di oggi sono attesi i dati sulle scorte rilasciati dall’American Petroleum Institute (API), mentre l’Energy Information Administration rilascerà i suoi dati nella giornata di domani. Gli analisti si attendono nuove oscillazioni dai due report.