Investing.com - I futures del greggio sono scesi bruscamente lo scorso venerdì, per via dei timori per i livelli delle scorte globali che hanno pesato sui prezzi. Hanno influito inoltre, sul calo, la possibilità di un aumento dei tassi di interesse negli USA, un dollaro USA più forte ed i timori per il rallentamento della crescita economica, specialmente in Cina.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio è sceso lo scorso venerdì di 1,33 dollari, o del 3,09% chiudendo a 41,71 dollari al barile.
Nella scorsa settimana i futures scambiati sulla borsa di New York, hanno perso 19 centesimi, o lo 0,45%, segnando il quarto calo settimanale consecutivo.
A novembre i futures Nymex hanno perso circa il 10% per via dei timori sugli elevati livelli delle scorte statunitensi.
Secondo la U.S. Energy Information Administration le scorte di greggio USA sono salite di 961.000 barili la scorsa settimana, il nono aumento settimanale consecutivo.
Il totale delle scorte si è attestato a 488,2 milioni di barili, vicino ai livelli minimi degli ultimi 80 anni.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna a gennaio è sceso lo scorso venerdì di 60 centesimi , o dell’1,32%, chiudendo la settimana a 44,86 dollari al barile. Nella settimana i futures Brent hanno segnato un aumento di 40 centesimi, o dello 0,45%.
I traders degli energetici seguono da vicino le tensioni geopolitiche tra Turchia e Russia, dopo l’abbattimento di un jet russo sui confini con la Siria.
Sebbene la Siria non sia uno dei principali produttori di petrolio, gli investitori temono che il conflitto possa avere ripercussioni sulle forniture dai paesi limitrofi.
Negli ultimi mesi, il mercato del greggio è risultato volatile a causa dell’incertezza legata alla tempistica della riduzione dell’eccesso di greggio globale.
L’OPEC si incontrerà il 4 dicembre per rivedere la strategia di produzione. Gran parte degli operatori dei mercati prevede che il cartello manterrà la produzione invariata nonostante il calo dei prezzi.
La Russia non manderà alti funzionari al vertice, segnale che, probabilmente, non saranno prese decisioni importanti. Secondo alcuni funzionari OPEC il gruppo sarebbe intenzionato a non effettuare modifiche sulla politica attualmente in corso.
La produzione globale di greggio risulta di gran lunga superiore alla domanda a causa dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.
Nella prossima settimana gli operatori attenderanno i dati USA di venerdì sull’occupazione non agricola, l’ultimo report sull’occupazione prima della decisione sui tassi della Fed durante il vertice del 15 e 16 dicembre.
Gli investitori attenderanno inoltre per giovedì il vertice della BCE, nella speculazione che la banca decida di rafforzare l’attuale programma di stimolo.
In vista dell’inizio della settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati, eccolo:
Lunedì 30 novembre
Gli USA pubblicheranno un report sull’attività manifatturiera nell’area di Chicago, nonché i dati del settore privato sulle vendite di case in corso.
Martedì 1 dicembre
La Cina pubblicherà i dati della China Federation of Logistics and Purchasing sull’attività del settore manifatturiero e del settore terziario, nonché l’indice Caixin sul settore dei servizi e l’indice Caixin rivisto sul settore manifatturiero.
Negli USA l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera. L’American Petroleum Institute rilascerà i dati settimanali sulle scorte di greggio.
Mercoledì 2 dicembre
Gli USA rilasceranno il report ADP sulla creazione di nuovi posti di lavoro, nonché io dati sulle scorte di greggio. La Presidente della Fed Janet Yellen terrà un intervento sulle proiezioni economiche statunitensi presso l’Economic Club a Washington D.C.
Giovedì 3 dicembre
La BCE annuncerà la decisione di politica monetaria. Nel corso della giornata il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi terrà una conferenza stampa.
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi. La Presidente della Fed Janet Yellen testimonierà sulla politica monetaria davanti alla Commissione Economica a Washington D.C.
Venerdì 4 dicembre
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola, mentre il gruppo di ricerche Baker Hughes (N:BHI) rilascerà i dati settimanali sul numero degli impianti di estrazioni negli USA.