ROMA (Reuters) - Il Senato ha approvato oggi l'articolo 1 del ddl sulle riforme costituzionali, bocciando in un colpo solo i numerosi emendamenti dell'opposizione, e si prepara ora allo scontro sull'articolo 2, dove sono attesi alcuni voti a scrutinio segreto.
Dopo un serrato dibattito che ha visto le opposizioni protestare contro il governo e il presidente del Senato Pietro Grasso, Palazzo Madama ha approvato in mattinata il cosiddetto "canguro", una sorta di maxiemendamento presentato da un senatore Pd che fa decadere automaticamente tutte le proposte di modifica al primo articolo della riforma, che riguarda le funzioni del Senato. Alla votazione non hanno partecipato per protesta Lega e M5s.
Poco dopo, è arrivato il voto all'intero articolo, con 172 sì, grazie anche al sostegno dei fuoriusciti di Forza Italia guidati da Denis Verdini.
Il passaggio di questa mattina è una vittoria per il governo, che punta a far approvare la riforma dal Senato entro il 13 ottobre, prima dell'avvio della sessione di Bilancio.
Da stasera però l'aula di Palazzo Madama dovrà votare sull'articolo 2, quello che definisce i criteri di composizione ed elezione del nuovo Senato.
La questione è stata al centro di un duro scontro per settimane nello stesso Pd, poi ricomposto grazie a un emendamento che prevede l'elezione dei senatori da parte dei cittadini sulla stessa scheda con cui si votano i consigli regionali.