NEW YORK (Reuters) - Inizia oggi il processo civile contro l'ex presidente Usa Donald Trump, accusato dalla scrittrice E. Jean Carroll di averla violentata nel camerino di un grande magazzino a metà degli anni Novanta.
Trump, 76 anni, ha negato di aver violentato Carroll, 79 anni, e ha definito le sue affermazioni una "bufala" e una "totale truffa" in un post del 2022 sulla sua piattaforma Truth Social. L'ex capo della Casa Bianca ha accusato Carroll di aver inventato l'incontro per promuovere la propria autobiografia e ha detto che non era "il suo tipo".
Trump non è tenuto a partecipare al processo. I suoi avvocati hanno detto che potrebbe non presentarsi, citando, tra l'altro, possibili problemi di sicurezza. Gli avvocati di Carroll hanno detto che non intendono chiamare Trump come testimone.
Se Trump testimoniasse, probabilmente dovrebbe affrontare un serrato contro interrogatorio.
Trump ha ripetutamente attaccato Carroll, e in termini personali, da quando la scrittrice lo ha accusato pubblicamente di stupro nel 2019. L'ex presidente ha affermato che la donna soffre di disturbi mentali.
Il giudice distrettuale Lewis Kaplan, che supervisiona il caso, sta mantenendo l'anonimato dei giurati al pubblico, anche per gli avvocati, per proteggerli da potenziali molestie da parte dei sostenitori di Trump.
Il processo potrebbe durare da una a due settimane.
Trump, favorito come candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 2024, deve affrontare una serie di cause e indagini.
Tra queste, le accuse penali del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg in merito al pagamento di una pornostar per indurla al silenzio.
Trump si è dichiarato non colpevole di tali accuse il 4 aprile in un tribunale dello Stato di New York, che dista pochi minuti dall'aula in cui si terrà il processo di oggi.
L'ex presidente deve anche affrontare le accuse di frode civile mosse dal procuratore generale di New York Letitia James nei confronti della sua società.
Trump è anche alle prese con indagini penali sulle interferenze nella campagna presidenziale del 2020 in Georgia e sui documenti governativi riservati recuperati nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, in aggiunta alle indagini in merito al suo ruolo nell'attacco a Capital Hill avvenuto il 6 gennaio 2021.
In tutti questi casi, Trump ha negato di aver commesso illeciti.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)