ROMA (Reuters) - Le sofferenze bancarie al netto delle rettifiche sono scese a gennaio al valore assoluto minimo dal febbraio di 10 anni fa, mentre in rapporto agli impieghi sono all'1,52%, minimo da marzo 2010.
Lo dice l'Abi nel suo rapporto mensile.
Le sofferenze nette sono calate a gennaio a 25,9 miliardi (erano 33,6 miliardi un anno prima).
Le moratorie che le banche stanno attuando per sostenere le imprese in temporanea difficoltà per l'impatto economico dell'epidemia di coronavirus, non dovrebbero però far crescere la quota di crediti non onorati, ha spiegato il vice direttore generale Abi Gianfranco Torriero.
Secondo le prime indicazioni Eba (l'autorità bancaria europea che detta le regole per l'area), la moratoria - che viene concessa a creditori in bonis che hanno un temporaneo problema di liquidità - non determina una riclassificazione peggiorativa del credito, ha spiegato Torriero.
Restano sui minimi anche i tassi praticati dalle banche per prestiti a famiglie e imprese.
Il tasso medio per nuovi mutui per l'acquisto della casa è sceso a febbraio al minimo storico di 1,35% (da 1,44% di gennaio), mentre quello per i nuovi finanziamenti alle imprese è lievemente salito a 1,26% da 1,18% del mese prima, sempre su livelli storicamente bassi.