MILANO (Reuters) - E' attesa entro un mese l'assegnazione dell'esclusiva a uno dei quattro soggetti che hanno presentato offerte per l'acquisizione dell'ufficio italiano di Archon, la società di gestione di crediti problematici di Goldman Sachs, e dei relativi 2 miliardi di euro circa di non performing loans (Npl).
E' quanto riferisce una fonte vicina alla situazione, confermando quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, ovvero che a presentare offerte vincolanti sono stati Fortress, Pimco, D.E. Shaw e Bayview Asset Management.
L'ufficio italiano di Archon, a Roma, impiega una trentina di persone. Il portafoglio di Npl, secondo la fonte, è composto da "crediti piuttosto datati".
Una seconda fonte vicina alla situazione spiega che formalmente i processi di vendita del "portafoglio di Npl e asset real estate e della piattaforma di servicing sono separati". Possibile, dunque, che passi di mano soltanto il pacchetto di Npl, mentre la struttura di gestione resti a Goldman, che poi ne valuterebbe il futuro.
Secondo una fonte industriale, che non è direttamente coinvolta ma ha visibilità sul deal, "le offerte (ricevute da Kpmg, advisor di Goldman) non hanno soddisfatto pienamente le attese del venditore e potrebbero esserci delle modifiche nella struttura del deal", come, appunto, la separazione della cessione di asset in due processi differenti.
Pare, stando alla fonte industriale, che Goldman si aspettasse offerte superiori a 1 miliardo, mentre sul tavolo di Kpmg vi siano proposte comprese tra 600 e 800 milioni. Trattandosi di crediti che hanno come sottostante soprattutto immobili, la valutazione è più alta rispetto ai loan di altra natura.
Se le cifre dovessero essere confermate, in effetti, il deal avrebbe un controvalore superiore a quello di Uccmb, la società specializzata nella gestione dei crediti anomali di UniCredit, acquisita, insieme a un pacchetto di Npl da 2,4 miliardi, da Fortress e Prelios per circa 500 milioni.
Archon Group, si legge sul sito, è una società attiva negli investimenti immobiliari e nell'asset management, con sede a Irving, in Texas, e uffici, oltre che in Italia, in Australia, Francia, Germania, Irlanda, Spagna e Gran Bretagna.
Se Fortress, che in Italia agisce attraverso Italfondiario, e Pimco, un colosso che nella sola Europa a fine 2014 aveva in gestione asset per 486,4 miliardi di euro, sono ben noti, meno conosciuti sono D.E. Shaw, un'investment company che all'1 marzo scorso aveva in gestione asset per 36 miliardi di dollari, e Bayview, che è partecipata da Blackstone e a fine 2014 gestiva asset per 8,6 miliardi di dollari.
No comment da Goldman Sachs e Fortress.
Al momento, non è stato possibile avere un commento dagli altri soggetti citati.
(Massimo Gaia)
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