LONDRA (Reuters) - Il greggio scambia in rialzo per la terza seduta consecutiva, con il Brent che ha superato gli 80 dollari al barile per toccare i livelli più alti degli ultimi quattro mesi, spinto dalle sanzioni statunitensi sul petrolio russo e dagli effetti previsti sulle esportazioni verso i principali acquirenti, India e Cina.
Intorno alle 10,55 italiane i futures sul Brent salgono di 89 centesimi, o dell'1,1%, a 80,65 dollari il barile, dopo aver toccato il livello più alto dal 27 agosto a 81,49 dollari.
Il greggio statunitense West Texas Intermediate balza di 97 centesimi, o dell'1,3%, a 77,54 dollari al barile, dopo aver toccato il massimo dal 15 agosto a 78,58 dollari.
Il Brent e il Wti sono saliti di quasi il 7% dall'8 gennaio, con un'impennata venerdì dopo che il Tesoro statunitense ha imposto sanzioni più ampie sul petrolio russo. Le nuove sanzioni riguardano i produttori Gazprom Neft e Surgutneftegaz, oltre a 183 navi che hanno trasportato il petrolio russo, prendendo di mira i ricavi che Mosca ha utilizzato per finanziare la guerra con l'Ucraina.
Le esportazioni di petrolio russo saranno gravemente danneggiate dalle nuove sanzioni, spingendo la Cina e l'India a rifornirsi di più greggio dal Medio Oriente, dall'Africa e dalle Americhe, con un conseguente aumento dei prezzi e dei costi di trasporto, hanno sottolineato trader e analisti.
Goldman Sachs (NYSE:GS) ha stimato che le navi oggetto delle nuove sanzioni hanno trasportato 1,7 milioni di barili al giorno nel 2024, ovvero il 25% delle esportazioni russe. La banca si aspetta sempre di più che la sua proiezione di un range del Brent tra i 70 e gli 85 dollari si sposti verso il limite superiore, scrivono gli analisti in una nota.
Le aspettative di un'offerta più limitata hanno anche spinto gli spread mensili del Brent e del Wti verso la più ampia backwardation dal terzo trimestre del 2024. La backwardation è una struttura di mercato in cui i prezzi immediati sono più alti di quelli per i mesi futuri, a indicare la scarsità dell'offerta.
Gli analisti di Rbc Capital Markets hanno detto che il raddoppio delle petroliere sanzionate per il trasporto di barili russi potrebbe rappresentare un grave problema logistico per i flussi di greggio.
Molte delle petroliere citate nelle ultime sanzioni sono state utilizzate per trasportare petrolio in India e Cina, dopo che le precedenti sanzioni occidentali e il tetto ai prezzi imposto dal G7 nel 2022 hanno spostato il commercio di petrolio russo dall'Europa all'Asia.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)