Greggio balza sostenuto da atteso impatto sanzioni su forniture russe a Cina e India

Pubblicato 13.01.2025, 12:13
© Reuters. Miniature di barili di greggio e grafico azionario in crescita, illustrazione del 15 gennaio 2024. REUTERS/Dado Ruvic
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LONDRA (Reuters) - Il greggio scambia in rialzo per la terza seduta consecutiva, con il Brent che ha superato gli 80 dollari al barile per toccare i livelli più alti degli ultimi quattro mesi, spinto dalle sanzioni statunitensi sul petrolio russo e dagli effetti previsti sulle esportazioni verso i principali acquirenti, India e Cina.

Intorno alle 10,55 italiane i futures sul Brent salgono di 89 centesimi, o dell'1,1%, a 80,65 dollari il barile, dopo aver toccato il livello più alto dal 27 agosto a 81,49 dollari.

Il greggio statunitense West Texas Intermediate balza di 97 centesimi, o dell'1,3%, a 77,54 dollari al barile, dopo aver toccato il massimo dal 15 agosto a 78,58 dollari.

Il Brent e il Wti sono saliti di quasi il 7% dall'8 gennaio, con un'impennata venerdì dopo che il Tesoro statunitense ha imposto sanzioni più ampie sul petrolio russo. Le nuove sanzioni riguardano i produttori Gazprom Neft e Surgutneftegaz, oltre a 183 navi che hanno trasportato il petrolio russo, prendendo di mira i ricavi che Mosca ha utilizzato per finanziare la guerra con l'Ucraina.

Le esportazioni di petrolio russo saranno gravemente danneggiate dalle nuove sanzioni, spingendo la Cina e l'India a rifornirsi di più greggio dal Medio Oriente, dall'Africa e dalle Americhe, con un conseguente aumento dei prezzi e dei costi di trasporto, hanno sottolineato trader e analisti.

Goldman Sachs (NYSE:GS) ha stimato che le navi oggetto delle nuove sanzioni hanno trasportato 1,7 milioni di barili al giorno nel 2024, ovvero il 25% delle esportazioni russe. La banca si aspetta sempre di più che la sua proiezione di un range del Brent tra i 70 e gli 85 dollari si sposti verso il limite superiore, scrivono gli analisti in una nota.

Le aspettative di un'offerta più limitata hanno anche spinto gli spread mensili del Brent e del Wti verso la più ampia backwardation dal terzo trimestre del 2024. La backwardation è una struttura di mercato in cui i prezzi immediati sono più alti di quelli per i mesi futuri, a indicare la scarsità dell'offerta.

© Reuters. Miniature di barili di greggio e grafico azionario in crescita, illustrazione del 15 gennaio 2024. REUTERS/Dado Ruvic

Gli analisti di Rbc Capital Markets hanno detto che il raddoppio delle petroliere sanzionate per il trasporto di barili russi potrebbe rappresentare un grave problema logistico per i flussi di greggio.

Molte delle petroliere citate nelle ultime sanzioni sono state utilizzate per trasportare petrolio in India e Cina, dopo che le precedenti sanzioni occidentali e il tetto ai prezzi imposto dal G7 nel 2022 hanno spostato il commercio di petrolio russo dall'Europa all'Asia.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)

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