Futures Pros – I futures del petrolio greggio schizzano al massimo di 30 mesi giovedì nella speculazione per gli scontri in corso in Libia, che hanno causato la perdita di ben due terzi della produzione di greggio del paese nord africano.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna ad aprile a 100,61 dollari al barile, in aumento dell’1,8%.
Precedentemente è stato toccato il massimo di 103,33 dollari al barile, il prezzo più alto dal 29 settembre 2008.
In mattinata anche il gigante petrolifero francese Total SA e la compagnia petrolifera norvegese Statoil hanno sospeso le operazioni in Libia, sulla scia di Royal Dutch Shell ed Eni SpA.
Nel frattempo, il portavoce della società PetroChina ha dichiarato di aver fatto evacuare il personale nipponico è stato evacuato in vista della chiusura degli uffici di Tripoli.
Il gruppo finanziario globale Barclays ha dichiarato mercoledì in un rapporto di aver stimato un calo fino a 1 milione di barili della produzione di petrolio della Libia, mentre Goldman Sachs prevede una diminuzione di circa 500.000 barili.
La Libia è il principale titolare delle riserve di petrolio greggio dell'Africa e produce quasi 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno.
Secondo la US Energy Information Administration, i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sono stati responsabili del 36% della produzione mondiale di petrolio e hanno tenuto il 61% delle riserve certe nel 2009.
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna ad aprile scambiato a 113,45 dollari al barile, con un incremento dell’1,09%, pari a 12,84 dollari al di sopra della controparte statunitense.
In mattinata il prezzo dei Brent è salito a 119,50 dollari al barile, il prezzo più alto da agosto 2008.
Il New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures del greggio con consegna ad aprile a 100,61 dollari al barile, in aumento dell’1,8%.
Precedentemente è stato toccato il massimo di 103,33 dollari al barile, il prezzo più alto dal 29 settembre 2008.
In mattinata anche il gigante petrolifero francese Total SA e la compagnia petrolifera norvegese Statoil hanno sospeso le operazioni in Libia, sulla scia di Royal Dutch Shell ed Eni SpA.
Nel frattempo, il portavoce della società PetroChina ha dichiarato di aver fatto evacuare il personale nipponico è stato evacuato in vista della chiusura degli uffici di Tripoli.
Il gruppo finanziario globale Barclays ha dichiarato mercoledì in un rapporto di aver stimato un calo fino a 1 milione di barili della produzione di petrolio della Libia, mentre Goldman Sachs prevede una diminuzione di circa 500.000 barili.
La Libia è il principale titolare delle riserve di petrolio greggio dell'Africa e produce quasi 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno.
Secondo la US Energy Information Administration, i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sono stati responsabili del 36% della produzione mondiale di petrolio e hanno tenuto il 61% delle riserve certe nel 2009.
L’ICE Futures Exchange ha scambiato i futures Brent con consegna ad aprile scambiato a 113,45 dollari al barile, con un incremento dell’1,09%, pari a 12,84 dollari al di sopra della controparte statunitense.
In mattinata il prezzo dei Brent è salito a 119,50 dollari al barile, il prezzo più alto da agosto 2008.