(Reuters) - I prezzi del greggio si mantengono stabili, mentre i mercati valutano l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah e attendono la riunione dell'Opec+ di domenica, in cui il gruppo potrebbe ritardare un aumento pianificato della produzione di greggio.
Alle 10,55 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 32 centesimi, o dello 0,44%, a 73,13 dollari il barile, mentre il West Texas Intermediate guadagna 43 centesimi, o lo 0,65%, a 69,16 dollari il barile.
Entrambi i benchmark hanno registrato un calo dopo che Israele ha accettato un accordo di cessate il fuoco con gli Hezbollah libanesi.
Fonti dell'Opec+ hanno riferito che il gruppo di produttori sta discutendo un ulteriore rinvio nell'aumento della produzione di greggio previsto per gennaio.
Il gruppo, che produce circa la metà del petrolio mondiale, aveva puntato ad allentare gradualmente i tagli alla produzione nel 2024 e nel 2025, ma l'indebolimento della domanda globale e l'aumento della produzione al di fuori dell'Opec+ hanno messo in dubbio tale piano. La decisione verrà presa alla riunione del 1° dicembre.
Nel frattempo, le scorte statunitensi di greggio sono diminuite e quelle di carburante sono aumentate la scorsa settimana, hanno riferito ieri fonti di mercato citando i dati Api.
Le scorte di greggio sono diminuite di 5,94 milioni di barili nella settimana conclusasi il 22 novembre, superando le aspettative degli analisti che prevedevano un calo di circa 600.000 barili.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Stefano Bernabei)