Investing.com - I prezzi del greggio scendono questo venerdì, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) ha faticato a raggiungere un accordo sui tagli alla produzione petrolifera.
I future del greggio West Texas con consegna a gennaio scendono dello 0,50% a 51,23 dollari al barile alle 4:54 ET (9:54 GMT), dopo il crollo di quasi il 3% di ieri. Intanto, i future del Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, sono in calo dello 0,45% a 59,78 dollari al barile.
L’OPEC ha concluso il suo vertice a Vienna ieri senza arrivare ad una decisione sul taglio delle scorte di greggio, con l’Iran che chiede un’esenzione dai tagli per via delle sanzioni statunitensi che pesano già sulle sue esportazioni.
Il ministro del petrolio saudita stamane si è detto poco fiducioso sul raggiungimento di un accordo.
Il greggio è crollato del 30% da ottobre, nei timori per l’aumento delle scorte, mentre la domanda globale rallenta.
La produzione petrolifera dei principali produttori mondiali (OPEC, Russia e Stati Uniti) è aumentata di 3,3 milioni di barili al giorno dalla fine del 2017 arrivando a 56,38 milioni di barili al giorno, soddisfacendo quasi il 60% del consumo mondiale.
La produzione maggiore si registra negli Stati Uniti, che hanno esportato più greggio e carburante di quanto ne abbiano importato per la prima volta nella loro storia, secondo i dati di ieri dell’EIA.
Gli investitori attendono i dati settimanali USA di Baker Hughes sul numero degli impianti di trivellazione attivi, un importante indicatore della domanda dei prodotti petroliferi, che saranno pubblicati nel corso della seduta.
Intanto, i future della benzina RBOB segnano -1,81%, a 1,4156 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è in calo dell’1,25% a 1,8352 dollari al gallone. I future del gas naturale scendono dell’1,09% a 4,280 dollari per milione di BTU.
-Articolo realizzato con il contributo di Reuters.