LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio perdono i guadagni della scorsa settimana dopo che il nuovo piano di sostegno della Cina non è riuscito a ispirare la fiducia degli investitori, mentre il mercato resta nervoso per i potenziali attacchi israeliani alle infrastrutture petrolifere iraniane.
Intorno alle ore 11,25 italiane, i futures sul Brent cedono 1,66 dollari, o il 2,1%, a 77,39 dollari il barile, mentre i futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate scivola di 1,66 dollari, o del 2,2%, a 73,89 dollari il barile. La scorsa settimana il Brent ha guadagnato 99 centesimi, mentre il WTI è salito di 1,18 dollari.
I dati cinesi sull'andamento dei prezzi, pubblicati sabato, hanno evidenziato un aumento delle pressioni deflazionistiche, mentre l'attesa conferenza stampa sul piano ha causato una moderata delusione a casa dell'assenza di dettagli sull'entità complessiva del pacchetto di stimoli.
Le notizie negative provenienti dalla Cina hanno superato i timori del mercato sulla possibilità che una risposta israeliana all'attacco missilistico dell'Iran dell'1 ottobre possa interrompere la produzione di petrolio.
Gli Stati Uniti hanno detto ieri che invieranno truppe in Israele insieme a un sistema antimissile avanzato, in un dispiegamento del tutto inusuale destinato a rafforzare le difese aeree del Paese.
Gli Stati Uniti hanno esortato privatamente Israele a calibrare la propria risposta per evitare di scatenare una guerra più ampia in Medio Oriente, e il presidente Biden ha espresso pubblicamente la sua opposizione a un attacco israeliano ai siti nucleari iraniani e le sue preoccupazioni per un attacco alle infrastrutture energetiche dell'Iran.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)