LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio salgono dopo il calo di oltre 2 dollari il barile della seduta precedente, con gli investitori che valutano un possibile cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, che pesa sul premio di rischio del petrolio.
Alle 11,45 i futures sul Brent guadagnano 72 centesimi, o l'1%, a 73,73 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) avanzano di 69 centesimi, o dell'1%, a 69,61 dollari il barile.
I prezzi sono scesi bruscamente ieri dopo le indiscrezioni stampa secondo cui Israele e Libano avrebbero concordato i termini di un accordo per porre fine al conflitto tra Israele e Hezbollah. Un alto funzionario israeliano ha detto che oggi Israele dovrebbe approvare un piano Usa per un cessate il fuoco.
L'Iran sostiene Hezbollah ed è membro dell'Opec, con una produzione di circa 3,2 milioni di barili al giorno.
In Europa, Kiev ha subito un lungo attacco di droni russi, ha riferito il sindaco della città.
L'Opec+ potrebbe prendere in considerazione la possibilità di mantenere gli attuali tagli alla produzione di petrolio a partire dall'1 gennaio, in occasione della prossima riunione di domenica. Il gruppo dei Paesi produttori ha già rinviato gli aumenti di produzione a causa delle preoccupazioni per la domanda globale.
Ieri Trump ha detto che imporrà una tariffa del 25% su tutti i prodotti che entrano negli Stati Uniti da Messico e Canada, ma non è chiaro se questo riguarda anche il greggio.
Trump ha delineato separatamente "un ulteriore dazio del 10%, in aggiunta a qualsiasi altra tariffa aggiuntiva" sulle importazioni dalla Cina. Non è del tutto chiaro cosa questo significhi per la il Paese, in quanto Trump si è precedentemente impegnato a imporre tariffe sulle importazioni cinesi superiori al 60%.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Claudia Cristoferi)