LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio continuano a salire, estendendo i guadagni della seduta precedente, sostenuti dai rischi di interruzione delle forniture da parte del Kurdistan iracheno e dalle speranze che le turbolenze nel settore bancario si siano placate.
Intorno alle 12,40 i futures sul Brent guadagnano 47 centesimi, lo 0,6%, a 78,59 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate avanza di 42 centesimi, pari allo 0,6%, a 73,23 dollari al barile.
I prezzi hanno guadagnato oltre 3 dollari ieri dopo che l'Iraq è stato costretto a fermare le esportazioni di circa 450.000 barili al giorno dalla regione settentrionale del Kurdistan attraverso la Turchia, dopo che una decisione arbitrale ha confermato che è necessario il consenso di Baghdad per esportare il petrolio.
Sul fronte bancario l'annuncio di ieri che First Citizens BancShares acquisterà i depositi e gli impieghi di Silicon Valley Bank ha incoraggiato l'ottimismo nel settore, spingendo al rialzo le azioni degli istituti europee.
I prezzi del petrolio dovrebbero continuare a essere sostenuti dai segnali di ripresa della domanda cinese.
Le importazioni di greggio della Cina dovrebbero aumentare del 6,2% nel 2023, raggiungendo i 540 milioni di tonnellate, secondo le previsioni annuali della società di ricerca di China National Petroleum Corp, pubblicate ieri.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)