LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono poco mossi dopo che ieri l'Opec+ ha prorogato, come ampiamente previsto, i tagli volontari alla produzione fino alla metà dell'anno.
Intorno alle 12,10, i futures sul Brent scivolano di 16 centesimi a 83,39 dollari il barile, dopo essere saliti del 2,4% la scorsa settimana. Il West Texas Intermediate (Wti) statunitense perde 27 centesimi a 79,7 dollari il barile dopo aver guadagnato il 4,6% la scorsa settimana.
L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e gli alleati (Opec+) estenderanno i tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno (bpd) al secondo trimestre e questo dovrebbe creare un cuscinetto per il mercato in un contesto di timori per l'economia globale e di aumento della produzione esterna al gruppo, con l'annuncio della Russia che ha sorpreso alcuni analisti.
La Russia taglierà la produzione e le esportazioni di petrolio di altri 471.000 bpd nel secondo trimestre, in coordinamento con alcuni Paesi partecipanti all'Opec+, ha detto ieri il vice primo ministro Alexander Novak.
Il taglio aggiuntivo russo è strettamente correlato al calo di 400.000 bpd delle raffinerie del Paese, dovuto in gran parte agli attacchi dei droni ucraini agli impianti di raffinazione in Russia.
"La decisione di Mosca di tagliare la produzione è in contrasto con le precedenti promesse, quando aveva davvero tagliato le esportazioni e mantenuto i barili in patria per la raffinazione".
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)